La Cina riscopre il Wankel: Changan sviluppa il primo motore rotativo nazionale da 150 CV

La Cina riscopre il Wankel: Changan sviluppa il primo motore rotativo nazionale da 150 CV
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Il gruppo statale Changan Automobile annuncia il primo motore Wankel sviluppato interamente in Cina. Compatto, leggero e pensato anche come range extender, il nuovo R05E guarda a droni, eVTOL e veicoli elettrici.
24 dicembre 2025

La Cina entra ufficialmente nel ristretto club dei Paesi capaci di sviluppare un motore Wankel. Harbin Dongan Auto Engine, costruttore motoristico controllato dal gruppo statale Changan Automobile, ha annunciato di aver avviato con successo il primo prototipo funzionante di un motore rotativo sviluppato internamente. La prima accensione è avvenuta il 19 dicembre presso il centro prove e prototipi del Dongan Power Range Extender Power System Research Institute, mentre l’avvio della produzione in serie è previsto per il 2027.

Il progetto, identificato dalla sigla R05E, ha richiesto appena otto mesi di sviluppo. Avviato lo scorso aprile, è stato portato avanti in collaborazione con il gruppo internazionale AVL, che ha supportato Dongan nelle fasi di simulazione, progettazione e validazione. Dal punto di vista tecnico, il motore utilizza un rotore triangolare con superfici curve, un sistema di doppia accensione indipendente e un albero eccentrico alleggerito con bilanciamento integrato. A garantire la stabilità termica contribuisce anche un mantello d’acqua integrato.

Il R05E raggiunge una potenza di 53 kW a 6.500 giri/minuto, con una densità di potenza dichiarata di circa 1,2 kW per chilogrammo. Per ridurre attriti e consumi, Dongan ha adottato un basamento in alluminio pressofuso e una speciale rivestitura NDC in materiale composito a base di nanodiamanti. Particolare attenzione è stata dedicata anche alla conformazione della camera di combustione e alla tenuta delle guarnizioni del rotore, elementi storicamente critici per questo tipo di architettura.

Secondo il costruttore, i punti di forza del nuovo Wankel sono le dimensioni estremamente compatte, l’elevata potenza specifica e una rumorosità e vibrazioni inferiori rispetto ai motori alternativi tradizionali. Caratteristiche che rendono il R05E adatto non solo all’impiego automobilistico, ma anche a contesti più complessi come l’aeronautica leggera. Dongan cita esplicitamente applicazioni su velivoli a bassa quota di medie e grandi dimensioni e su mezzi speciali, mentre è già allo studio una versione a due rotori con una potenza superiore a 110 kW.

Il primo obiettivo industriale resta comunque la cosiddetta “low-altitude economy”, un settore in forte espansione in Cina che comprende droni, velivoli con pilota, eVTOL e servizi operanti sotto i 1.000 metri di quota. In parallelo, il motore è stato concepito anche come range extender per veicoli elettrici a batteria, uno scenario che richiama da vicino soluzioni già viste in Europa e Giappone.

Non a caso, Dongan sta lavorando anche su motori aspirati e turbo destinati a velivoli senza pilota di media e alta quota, in collaborazione con realtà come Xpeng Aeroht, divisione flying car di Xpeng, oltre a Huawei e DJI. L’obiettivo dichiarato è ampliare progressivamente l’offerta di sistemi di propulsione per applicazioni aeronautiche avanzate.

 

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