La luce dei led blu uccide il Coronavirus. E se si usasse anche nelle auto?

La luce dei led blu uccide il Coronavirus. E se si usasse anche nelle auto?
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Daniele Pizzo
Dall'Università di Siena una scoperta che potrebbe rendere sicuri ambienti ma anche i veicoli, in particolare quelli pubblici. Con l'esposizione il virus muore nel giro di 15 minuti
24 settembre 2020

Arriva dall'Università di Siena un'importante scoperta che potrebbe rendere rapida ed economica la sanificazione ai fini della prevenzione dei contagi da Coronavirus delle auto e più in generale di qualsiasi mezzo di trasporto o ambiente: la luce led blu uccide il Sars-Cov-2

Test svolti presso il laboratorio di Microbiologia e Virologia in collaborazione con Emoled, società di Sesto Fiorentino specializzata in dispositivi medici che utilizzano la luce come terapia, hanno dimostrato che se esposto per 15 minuti alla luce blu nello spettro tra 410-430 nm e con una densità di potenza di 120 mW/cm2 il Coronavirus muore.

«Abbiamo utilizzato la luce led blu a diverse densità di potenza, con tempi diversi, contro alcuni virus respiratori come il virus respiratorio sinciziale e l’adenovirus, in modo da stabilire i parametri necessari per verificare l’attività virucida di questa luce – spiega Maria Grazia Cusi, Professore Ordinario di Microbiologia e Microbiologia Clinica dell’Università di Siena -. Dopo avere constatato che la densità di potenza di 120 mW/cm2 per 30 minuti rappresentava la situazione migliore per svolgere un’attività virucida, abbiamo deciso di verificare anche l’effetto di questa luce sul Sars-Cov-2».

«A questo punto – continua la Professoressa Cusi - abbiamo utilizzato la stessa lunghezza d’onda per 15 e 30 minuti, su una concentrazione elevata di virus Sars-CoV-2, e dopo l’esposizione alla luce led blu, il materiale è stato raccolto e sottoposto a titolazione virale, ossia, è stata calcolata la quantità di virus vivo presente dopo il trattamento con questa luce. Quello che si è visto è che c’è stato un totale abbattimento della quantità virale nel materiale trattato con la luce led blu, sia a 30 che a 15 minuti. Quindi, la luce a quella lunghezza d’onda, con quella densità, a quella distanza, e per quel determinato tempo era in grado di eliminare completamente il virus SARS – CoV-2».

Secondo quanto riferisce l'ateneo, l'effetto battericida e antimicotico della luce blu è noto così come si sa che è d'aiuto nella guarigione delle ferite, ma sui virus non si conosce ancora il meccanismo d'azione. L'ipotesi è che abbia un impatto sul capside proteico, danneggiandone l’integrità e inattivando così il virus. 

Il grande vantaggio rispetto ai raggi ultravioletti è che la luce dei led non provoca danni né ai materiali né alla pelle e non muta neanche le caratteristiche degli alimenti. Va evitata soltanto un'esposizione diretta degli occhi. Ciò renderebbe l'impiego della luce a led blu molto meno costosa e più sicura rispetto ai raggi UV nell'abitacolo che stanno sperimentando alcuni costruttori

Molte vetture tra le più recenti sono già dotate di luci ambiente di colore blu, in altre potrebbe bastare cambiare le lampade per ottenere l'effetto disinfettante. C'è da attendersi che alla luce di questa scoperta alcuni costruttori si dedicheranno all'applicazione ed al perfezionamento di questa tecnica in ambito automotive. 

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