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L’auto non era una Zonda qualsiasi. Si tratta infatti dell’esemplare numero 4 su 25 prodotti, uno dei più iconici e riconoscibili, noto come “Bianco Benny”. In origine appartenuta a Benny Caiola, primo cliente e grande amico di Horacio, la vettura era stata successivamente acquistata dallo stesso fondatore di Pagani, entrando a far parte della sua collezione privata.
La Zonda F incidentata è una delle più speciali: oltre alla livrea dedicata, monta alcuni aggiornamenti derivati dalla Zonda Cinque, che la rendono ancora più esclusiva agli occhi degli appassionati. Per questo motivo era considerata un simbolo, non solo della storia del marchio, ma anche del legame personale tra Pagani e i suoi primi clienti.
Le informazioni ufficiali sono ancora poche. Le prime immagini circolate sui social mostrano il retro della vettura pesantemente danneggiato dopo l’urto contro un muretto in pietra. Il colpo avrebbe distrutto gran parte della sezione posteriore, rendendo l’entità dei danni molto seria. Non risultano feriti gravi, ma la Zonda F ha riportato danni tali da far pensare a un restauro lungo e complesso.
L’incidente colpisce in modo particolare perché riguarda non solo una supercar da collezione, ma la vettura personale del fondatore. Al momento non ci sono dichiarazioni ufficiali da parte di Horacio Pagani, ma resta l’amarezza per la perdita di un pezzo di storia automobilistica, legato indissolubilmente alle origini di uno dei marchi più esclusivi al mondo.