La Santissima Trinità delle Bugatti moderne: tre decenni di Supercar

La Santissima Trinità delle Bugatti moderne: tre decenni di Supercar
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Valerio Nebuloni
Bugatti: EB110 Super Sport, Veyron 16.4. Super Sport e Chiron rappresentano tre decenni di supercar estreme
2 aprile 2020

Ci sono pochi "ingredienti" ricorrenti nelle supercar Bugatti che per tre decadi hanno rappresentato l'eccelnza di un progetto automobilistico estremo: trazione integrale, quattro turbocompressori e una monoscocca in carbonio. Stiamo parlando di Bugatti EB110, Veyron e Chiron, le pietre miliari dell'ingegneria automobilistica degli anni '90, '00 e '10, riunite insieme per una foto di rito che fa ripercorrere 30 anni di storia passati molto velocemente e immortala una rara collezione, tanto da essere definita la "Santissima Trinità delle moderne Bugatti".

La Bugatti EB110 Super Sport venne realizzata all'inizio degli anni '90 da Romano Artioli. "EB" sono le iniziali di Ettore Bugatti, mentre 110 rappresenta il suo 110° compleanno; infatti la presentazione avvenne proprio in tale ricorrenza, a Parigi il 15 settembre 1991. La EB110 si è da subito dimostrata una vettura dalla tecnologia sensazionale: la monoscocca in carbonio pesa solo 125 chilogrammi ed è la prima vettura di serie a montarla. Il resto della carrozzeria è realizzato in alluminio ecarbonio, le ruote sono realizzate in magnesio e le viti sono realizzate in titanio. L'auto è alimentata da un motore centrale V12 da 3,5 litri con quattro turbocompressori capace di raggiungere i 8.250 giri / min. Sessanta le valvole che assicurano un rapido scambio di gas, mentre i quattro turbocompressori lavorano con una pressione di sovralimentazione compresa tra gli 1,05 e 1,2 bar e riducono al minimo il turbo lag. La vettura è capace di accelerare da  0 a 100 km / h in 3,26 secondi (l'auto di produzione di serie più veloce del tempo) e raggiungere una velocità massima di 351 km/h. Il costo era pari a 550 milioni di lire, compresi i pezzi di manutenzione per i primi tre anni. Da allora i prezzi iniziarono l'ascesa dato il numero limitato di veicoli e vendite; l'anno scorso in un'asta tenuta da Sotheby's, un offerente ha pagato circa 2,03 milioni di euro una Super Sport EB110 del 1994.

Con il lancio della Veyron 16.4 nel 2005, Bugatti ha replicato le caratteristiche estreme in ottica "nuovo millennio". Ancora una volta il produttore francese ha optato per una monoscocca in carbonio, trazione integrale e quattro turbocompressori, rendendo la Veyron capace di erogare 1.000 CV e raggiungere una velocità massima di oltre 407 km/h. Il motore W16 da 8,0 litri genera tale potenza da una una coppia di 1.500 Newton metri, consentendo un'accelerazione da 0 a 100 km/h in 2,5 secondi e da 0 a 200 km / h in 7,3 secondi. Nel 2010, Bugatti ha presentato una versione più estrema, la Super Sport, da 1.200 cavalli e 415 km / h di velocità massima, stabilendo al contempo (in versione non autolimitata) un nuovo record di velocità per i veicoli stradali raggiungendo i 431,072 km/h. Sono state costruite 450 Veyron 16.4, di cui 48 Super Sport. Dal suo lancio sul mercato, i prezzi di un Veyron sono aumentati in media del 30-35 percento in continua ascesa.

Infine la Chiron, che ha sostituito la Veyron nel 2016. Con una potenza massima di 1.500 CV (un valore mai raggiunto prima da un veicolo di serie) e una coppia di 1.600 Nm, ha fissato nuovi standard nell'ingegneria automobilistica negli anni '10. La Chiron scatta da 0 a 100 km / h in appena 2,4 secondi e da 0 a 200 km / h in 6,1 secondi, raggiungendo i 300 km / h in 13,1 secondi. La velocità massima degli esemplari di serie è limitata a 420 km / h..

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