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Il palcoscenico di Monterey ha visto il debutto della Lamborghini Fenomeno, hypercar da 1.065 CV prodotta in appena 30 esemplari e già entrata nella storia come la più potente mai realizzata a Sant’Agata. Ma oltre ai numeri da capogiro, la Fenomeno porta con sé un messaggio che farà tirare un sospiro di sollievo agli appassionati: il mitico V12 Lamborghini non verrà pensionato.
Negli ultimi anni si temeva che le normative ambientali e sulle emissioni potessero segnare la fine del dodici cilindri atmosferico, vero marchio di fabbrica del Toro. A chiarire la situazione ci ha pensato Matteo Ortenzi, direttore della linea V12, che ha annunciato come il motore continuerà a essere parte integrante della gamma ben oltre il 2030.
“La nostra identità è legata al V12 – ha spiegato Ortenzi – e non vogliamo rinunciarvi. Grazie all’ibrido riusciamo a rispettare le normative su CO₂ ed emissioni senza perdere le emozioni e la reattività che questo motore sa regalare”.
La nuova Fenomeno è il manifesto di questa filosofia: un concentrato di innovazioni che vanno dalle sospensioni passive, più dirette per il pilota, a un’elettronica evoluta con sensori in grado di anticipare le richieste di chi guida. Il tutto condito da prestazioni che parlano da sole: 0-100 km/h in 2,4 secondi e velocità massima di 350 km/h.
Con questo annuncio, Lamborghini non solo ribadisce la propria fedeltà alla tradizione, ma dimostra anche di saperla proiettare nel futuro. La Fenomeno è una rarità, ma la vera notizia è che il V12 non è affatto un capitolo chiuso: continuerà a ruggire, adattandosi ai tempi senza perdere la sua anima.