Lamborghini ingrana la retro: l'elettrica Lanzador non avrà luce, ma avrà i pistoni (elettrificati)

Lamborghini ingrana la retro: l'elettrica Lanzador non avrà luce, ma avrà i pistoni (elettrificati)
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Il SUV coupé elettrico promesso per il 2028 rischia di trasformarsi in un ibrido plug-in, se non di sparire del tutto
25 luglio 2025

Sembra già al capolinea il viaggio della prima Lamborghini completamente elettrica. A pochi mesi dal rinvio ufficiale del progetto Lanzador – il concept presentato nel 2023 e atteso in produzione nel 2028 – l’amministratore delegato Stephan Winkelmann ha rivelato che il futuro modello potrebbe non essere un EV, ma un ibrido plug-in.

"Abbiamo preso due decisioni importanti sulla base del fatto che la curva di accettazione delle auto elettriche a livello mondiale si sta appiattendo, e questo è ancora più vero per il nostro tipo di vetture", ha dichiarato Winkelmann alla testata australiana CarExpert.

La prima di queste decisioni riguarda il prossimo Urus, che non sarà più un EV come inizialmente previsto, ma tornerà alla formula del plug-in hybrid. La seconda, ancor più significativa, è il rinvio a data da destinarsi del “quarto modello” della gamma Lamborghini: la Lanzador.

Il concept Lanzador, un SUV coupé dalle linee scolpite e dalla promessa completamente elettrica, era stato pensato come l’anello mancante tra sportività e sostenibilità nel portfolio della Casa di Sant’Agata. Ma oggi tutto è rimesso in discussione. Alla domanda se il modello di produzione possa adottare una motorizzazione ibrida ricaricabile, Winkelmann ha risposto con cautela, ma senza chiudere le porte: “Dobbiamo decidere molto presto se andare in una direzione o nell’altra, ma oggi è ancora tutto molto aperto”.

Un segnale chiaro di quanto Lamborghini stia monitorando con attenzione il mercato prima di compiere un passo che, oltre a essere tecnologico, deve restare profondamente emotivo. “Siamo un’azienda guidata dalla tecnologia – ha precisato Winkelmann – ma in certe scelte bisogna sempre guardare al lato emotivo delle persone. La prestazione non è solo accelerazione o velocità massima, ma anche emozione”.

Ibridi sì, ma i V12 restano (finché possibile)

Il piano di elettrificazione di Lamborghini non si ferma del tutto. Infatti, la casa ha già introdotto la Revuelto, primo V12 ibrido plug-in della sua storia, e l’Urus SE, versione ibrida del SUV best seller. Ma il cuore pulsante del marchio resterà, per quanto possibile, il motore termico. Winkelmann è stato chiaro anche su questo: “Se i carburanti sostenibili diventeranno realtà, sarà una grande opportunità per mantenere i motori a combustione. L’obiettivo è tenerli vivi il più a lungo possibile, almeno sui nostri due modelli super sportivi”.

Lamborghini non ha mai nascosto di non voler essere la prima sul mercato con un’auto elettrica, ma piuttosto di voler arrivare al momento giusto. “Abbiamo sempre detto che non dobbiamo essere i primi a entrare in questo segmento – ha ribadito il CEO – ma dobbiamo esserci quando le persone saranno davvero pronte a comprare queste auto”.

Un messaggio che riflette un equilibrio delicato tra innovazione e fedeltà alla tradizione. E che, in attesa di scelte definitive, mette in dubbio il destino stesso del progetto Lanzador: nato per essere il primo capitolo elettrico di Lamborghini, rischia ora di diventare solo un esercizio di stile.

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