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Una nuova era è iniziata in Red Bull. Per la prima volta dal debutto in Formula 1, venti anni fa, la squadra di Milton Keynes non sarà guidata da Christian Horner. Al suo posto, nel corso del weekend del Gran Premio del Belgio 2025, ha debuttato Laurent Mekies. Il nuovo team principal, però, non è l’unica novità nel box di Max Verstappen e Yuki Tsunoda.
Per cercare di risollevare le sorti di una stagione molto complicata, la Red Bull ha introdotto un sostanzioso pacchetto di aggiornamenti, nonostante il tempo risicato del weekend con format Sprint e l’arrivo imminente del nuovo regolamento tecnico. La RB21 vista in pista a Spa-Francorchamps presenta una nuova cover per i bracci in prossimità dell’attacco al telaio delle sospensioni anteriori. Non solo: è stato adottato anche un nuovo design per l’ingresso dell’aria delle pance ai radiatori. Le bocche di quest’ultimi sono state ingrandite sia verticalmente sia orizzontalmente, apparendo più lineari.
Rivisto anche il deviatore di flusso verticale posto dietro l’imbocco orizzontale, ora con un disegno completamente nuovo. Gli aggiornamenti coinvolgono anche l’ala anteriore, che ora presenta flap superiori con un volume minore, mentre quello più in alto è stato notevolmente tagliato al centro. L’alettone posteriore a basso carico, invece, riprende la specifica già utilizzata due settimane fa a Silverstone.
A parlarci degli sviluppi è stato l’ingegnere capo della Red Bull, Paul Monaghan: “L’ala anteriore fa parte di un processo costante: se in CFD e in galleria del vento otteniamo miglioramenti abbastanza significativi, allora attiviamo la produzione”, spiega. “Questa volta avevamo tempo e risorse per farlo, quindi l’abbiamo fatto. Le pance, invece, sono il risultato anche di una finestra pratica tra Silverstone e il Belgio che ci ha permesso di intervenire”. Nessuna soluzione-tampone, precisa Monaghan, ma “un beneficio complessivo sulla prestazione e sul tempo sul giro. Non è un semplice troubleshooting, sono miglioramenti veri”.
Alcune modifiche, come i nuovi sidepod, sono permanenti (“sono incollati, quindi restano”), mentre l’ala anteriore sarà valutata in pista: “Potrebbe essere montata su entrambe le macchine o solo su una. Dipenderà dal riscontro. Se è migliore, la metteremo su entrambe”. E se ci fosse da scegliere un solo pilota da favorire in caso di pezzi disponibili in numero limitato? “Credo possiate intuire a chi andrebbe,” ammette Monaghan con realismo, “ma se è un vantaggio, vogliamo darlo a tutti e due. Entrambi sono in lotta per il campionato”.
Infine, una nota tecnica sulle sospensioni posteriori, tema caldo nel paddock: “Abbiamo scelto la nostra configurazione e siamo soddisfatti. Cambiare comporta costi, complicazioni e rischi aerodinamici. Se altri modificano, è una loro scelta. Noi, per ora, restiamo così”.
Il riferimento è chiaramente alla tanto chiacchierata nuova sospensione posteriore della Ferrari.