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Oscar Piastri sembrava una furia nel secondo settore di Spa nella Sprint qualifying del Gran Premio del Belgio 2025 di Formula 1. La McLaren MCL39 è in grado di generare un grip extra salvifico nella parte più tortuosa della pista immersa nelle Ardenne, annichilendo la concorrenza. La differenza su Max Verstappen Piastri l’ha fatta proprio in questo frangente, accumulando quasi quattro decimi di vantaggio. E dire che Oscar era stato molto vicino all’eliminazione alla SQ2 dopo la cancellazione del suo tentativo lanciato per il mancato rispetto dei track limits.
Si è salvato per quattro centesimi, per poi rifilare in SQ3 un distacco monstre anche al compagno di squadra Lando Norris, segno di quanto ci abbia messo del suo oltre all’efficacissima macchina di cui dispone. Oscar non vuole nemmeno provare la sospensione rivista che ha dato un’iniezione di fiducia a Norris, e in fondo probabilmente non ne ha bisogno. Se Norris sente la macchina con le mani, e ha bisogno di riferimenti chiari dal comparto sospensivo per capire dove potersi spingere prima di incappare in un bloccaggio, Oscar non ha bisogno di questo punto di riferimento. E continua per la sua strada, con una McLaren indubbiamente efficace.
Accanto a lui in prima fila ci sarà un cliente scomodo. Che Max Verstappen abbia un feeling speciale con la pista di Spa è risaputo. E in un momento di forti turbolenze all’interno della Red Bull ha saputo dimostrare come sia in grado di massimizzare il risultato a seconda del materiale a sua disposizione. Che, nel caso di Spa, è una RB21 rivista, con un’ala anteriore nuova, ingressi delle pance ritoccati e nuove coperture per i bracci della sospensione anteriore nella zona di collegamento con il telaio, per consentire una ripartizione dei flussi più efficace verso il posteriore. È con questa RB21 con aggiornamenti che solo lui ha a disposizione che Max scatterà dalla prima fila nella Sprint del Belgio.
Ma tutta l’attenzione sul fronte delle novità è giocoforza stata attirata dalla nuova sospensione posteriore della Ferrari, ultimo atto di un profondo rinnovamento della SF-25 per svoltare una stagione partita col piede sbagliato. La prima Rossa classificata nella qualifica per Sprint, quella di Charles Leclerc, è quarta a oltre sette decimi dalla concorrenza. Charles ha ammesso di aver percepito un miglioramento, senza che questo abbia in alcun modo chiuso il gap con la McLaren. È presto, però, per giudicare la bontà della soluzione che prima del debutto ufficiale in Belgio era stata protagonista di un filming day al Mugello con l’impegno di entrambi i piloti titolari.
Le scintille uscite dalla SF-25 nel corso dell’unica sessione di prove libere in Belgio erano un indicatore del fatto che la macchina possa finalmente essere messa a un’altezza da terra sfidante, vicina alla sua finestra di utilizzo ideale. Ma erano anche la dimostrazione del fatto che qualcosa a livello di set-up non funzionava ancora. La Rossa aveva la necessità di portare in pista al più presto la nuova sospensione, frutto di un lavoro talmente ampio da richiedere tempistiche lunghe. Ma è chiaro che il debutto in un weekend con il format della Sprint, con soli 60 minuti a disposizione per trovare la quadra, non è ideale.
Ad avere la peggio è stato indubbiamente Lewis Hamilton, protagonista di un lungo con tanto di ripetuti testacoda all’ultima chicane nel tentativo finale della SQ1. Un errore, questo, che è arrivato dopo un primo giro sporco. Hamilton dice di non aver mai sofferto un bloccaggio al posteriore così maiuscolo nella sua carriera. Ma da un campione della sua caratura ci aspetta una tendenza minore all’errore. Hamilton a parte, ad avere la peggio nelle qualifiche per la Sprint è stato Andrea Kimi Antonelli, autore di un testacoda alla Stavelot che, oltre a sparpagliare ghiaia per tutta la pista, gli ha anche spiattellato gli pneumatici.
Aveva troppo poco tempo a disposizione per poterli cambiare, e così non è riuscito a rimediare al suo errore, forse causato da una folata di vento, che probabilmente gli era anche costato un danno al fondo. Ma in casa Mercedes non si sorride nemmeno dall’altro lato del box, con George Russell solo tredicesimo. A dodici mesi da un weekend di gara dominante per la Mercedes a Spa, strozzato solo dalla squalifica di Russell, la scuderia di Brackley sta vivendo una storia diversa. Nonostante le temperature siano basse – per quanto miti per l’estate fantasma nelle Ardenne, con 22 gradi atmosferici e 36 dell’asfalto – la W16 non ha brillato. E Russell ci ha messo del suo, con un bloccaggio all’inizio del suo ultimo tentativo lanciato nella SQ2. Resta il dubbio, sollevato dallo stesso Russell, che la ghiaia raccolta in pista dopo l'incidente di Antonelli possa aver condizionato le prestazioni della sua W16.
Nella SQ3 è approdata una Haas che ha scelto un’opzione parecchio aggressiva a livello di assetto. La VF-25 di Esteban Ocon e Ollie Bearman era talmente scarica da volare sul dritto. E domani potrà consentire ai due piloti di difendersi bene nel corpo a corpo con avversari sfidanti. Lo spauracchio della pioggia, d’altronde, sembra essere evitato per la Sprint di domani. Discorso diverso, invece, per la gara di domenica. Ma tra la Sprint e la qualifica di domani pomeriggio il parco chiuso sarà riaperto, alla ricerca del miglior compromesso per non affogare sul potenziale bagnato. Ma prima di tutto questo andrà in scena la Sprint, con Oscar Piastri leader del mondiale in una pole position conquistata con compostezza, come se quando arriva il momento di fare la differenza diventasse tutto facile.