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Il peso è il nemico numero uno delle auto elettriche. Batterie, motori e telai rinforzati hanno reso anche le sportive a zero emissioni dei pesi massimi, spesso sopra le due tonnellate. Ma c’è chi ha deciso di riscrivere le regole del gioco. Si chiama Longbow, una startup britannica fondata da due ex ingegneri Tesla, Daniel Davy e Mark Tapscott, insieme a un ex CEO e a un piccolo gruppo di appassionati che condividono la stessa filosofia: riportare la leggerezza al centro della sportività.
Seguendo la celebre etica di Colin Chapman, “Semplifica e alleggerisci”, Longbow ha sviluppato due vetture che si collocano agli antipodi rispetto alla tendenza attuale: la Speedster, una biposto aperta senza parabrezza né finestrini, e la futura Roadster, con tetto chiuso e prezzo più accessibile. Entrambe condividono la stessa ossessione: offrire prestazioni autentiche senza un grammo di troppo, restituendo al guidatore quella connessione diretta e analogica che molte elettriche moderne sembrano aver perso.
La Speedster è già più di un progetto: è realtà. Il prototipo, definito “Aesthetic Dynamic Demonstrator”, è stato presentato a Londra davanti a un pubblico selezionato di clienti e partner. Il peso? Appena 895 kg. Una cifra impressionante se si pensa che gran parte delle sportive elettriche supera i 1.500 kg. Il segreto è nel telaio in alluminio progettato da zero, nel motore compatto e nella batteria module-to-chassis, integrata direttamente nella struttura per aumentare la rigidità e ridurre al minimo i chili superflui. Il risultato è una Featherweight Electric Vehicle (FEV), come la definisce l’azienda: un veicolo elettrico ultraleggero capace di coniugare prestazioni, efficienza e puro piacere di guida.
Secondo i dati diffusi, la Speedster accelera da 0 a 100 km/h in 3,5 secondi e offre 170 km di autonomia WLTP. Numeri che non impressionano per portata, ma per coerenza: qui non si parla di record di velocità o chilometri, ma di sensazioni. Longbow punta a creare una sportiva elettrica che comunichi con il pilota, un po’ come facevano le vecchie Lotus Elise o le immortali Jaguar E-Type, da cui trae ispirazione anche nel design pulito e proporzionato.
La Longbow Speedster partirà da 84.995 sterline, pari a circa 96.400 euro, mentre la Roadster, attesa con tetto chiuso, sarà disponibile a 64.995 sterline (circa 73.700 euro). Prezzi che la collocano in una fascia premium, ma coerente con l’artigianalità e l’esclusività del progetto. L’azienda non punta ai grandi numeri, ma a un pubblico di intenditori che cercano qualcosa di diverso: una supercar elettrica leggera, costruita con la cura di un atelier e una visione precisa. Longbow descrive la sua filosofia con una frase destinata a diventare un manifesto: “Il peso invita alla complessità, smorza l’agilità e attenua i sensi”. Ed è proprio in questo che risiede il fascino del marchio: proporre un’auto elettrica emozionale, diretta, libera dalle zavorre fisiche e concettuali che oggi appesantiscono il settore.
Le prime consegne sono previste per il 2026, e se tutto procederà secondo i piani, Longbow potrebbe davvero rovinare la festa a Tesla, pronta a lanciare la nuova Roadster nello stesso periodo. Ma questa volta, la sfida non si giocherà su chi accelera di più, bensì su chi saprà far battere il cuore agli appassionati.