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Sono passati sette anni dal grande annuncio della Tesla Roadster, la supercar elettrica che Elon Musk aveva definito “l’auto più veloce del mondo”. Oggi, però, quella promessa sembra sempre più lontana dalla realtà, e tra i tanti clienti che avevano creduto nel progetto c’è anche Sam Altman, CEO di OpenAI, che dopo anni di attesa ha deciso di chiedere la restituzione dei 50.000 dollari versati come caparra e anticipo, senza però ottenere risposta.
Presentata nel 2017 come il simbolo della supremazia tecnologica di Tesla, la nuova Roadster avrebbe dovuto rivoluzionare il concetto stesso di supercar elettrica. Le specifiche tecniche, almeno sulla carta, erano impressionanti:
Accelerazione 0-100 km/h in 3,9 secondi
Velocità massima oltre i 200 km/h
Autonomia dichiarata di oltre 1.000 km
Batteria da 200 kWh
Ricarica rapida fino a 350 kW (10-80% in 20 minuti)
Telaio in fibra di carbonio e design sviluppato con Lotus Cars
Per un prezzo di circa 250.000 euro, la Roadster prometteva prestazioni da sogno e un livello di innovazione senza precedenti nel mondo delle elettriche. Ma dopo il prototipo mostrato nel 2017, nulla più si è visto.
A tale in three acts: pic.twitter.com/ClRZBgT24g
— Sam Altman (@sama) October 30, 2025
Secondo quanto riportato, Altman avrebbe versato nel 2018 una caparra di 5.000 dollari e un anticipo di 45.000 dollariper assicurarsi un esemplare della Roadster, approfittando della seconda finestra di prenotazioni aperta da Tesla. Oggi, però, né l’auto né il rimborso sono mai arrivati.
In un post pubblicato su X (Twitter), Altman ha condiviso le schermate di tre e-mail: la prima conferma la prenotazione, la seconda chiede il rimborso, e la terza mostra un messaggio d’errore — il server non è riuscito a recapitare la sua richiesta all’indirizzo Tesla.
Le prime consegne erano previste per il 2020, poi rinviate al 2023, e successivamente al 2025. Musk aveva assicurato l’arrivo di un nuovo prototipo entro la fine del 2024, ma anche quella promessa è rimasta senza seguito.
Nel frattempo, Tesla ha deciso di rendere open source il design e la progettazione della Roadster, nel tentativo di rilanciare l’interesse attorno a un progetto sempre più nebuloso. Tuttavia, per i clienti che hanno anticipato denaro reale in cambio di un’auto ancora virtuale, la pazienza sembra ormai al limite.
Per ora la Tesla Roadster resta un sogno su quattro ruote, un’idea affascinante che, sette anni dopo, continua a vivere solo nei render e nelle parole del suo creatore. Ma per Sam Altman — e per molti altri — quel sogno rischia di trasformarsi in una lunga e costosa delusione.