Mancano i camionisti, la Gran Bretagna concede 10mila visti a lavoratori stranieri

Mancano i camionisti, la Gran Bretagna concede 10mila visti a lavoratori stranieri
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Negli ultimi giorni, nonostante le rassicurazioni del governo di Boris Johnson, i distributori di benzina sono stati presi d’assalto per paura del ritardo delle consegne di carburante
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27 settembre 2021

Il governo britannico è pronto a concedere 10mila visti temporanei per lavoratori stranieri per contribuire ad alleviare la carenza di conducenti di mezzi pesanti e la crisi del carburante. BP e Tesco, infatti, sono tra le compagnie che sono state costrette a chiudere le stazioni di servizio a causa della carenza di camionisti che impediscono l'arrivo dei rifornimenti ai piazzali, piuttosto che la carenza di carburante stessa. Si tratta di una scelta inaspettata sul fronte immigrazione nello scenario post-Brexit, in cui si punta invece a un contenimento degli ingressi nel Paese tramite un sistema del tutto nuovo. Ma servono camionisti anche dall’estero, dopo che molti lavoratori stranieri hanno lasciato il Regno uscito dall’Ue. Nonostante la misura d’emergenza le reazioni delle imprese coinvolte e degli autotrasportatori sono state negative. Secondo Brian Madderson, presidente della Petrol Retailers Association (Pra), che rappresenta circa 5mila stazioni di servizio nel Paese, la decisione dell’esecutivo non risolve il problema nel breve termine: “Potremmo vederne i benefici più avanti in autunno, quando i conducenti inizieranno a lavorare. Ma nel brevissimo termine gli acquisti trainati dal panico stanno causando problemi davvero seri”. I visti di tre mesi, validi da ottobre a dicembre, dovranno rispondere alla mancanza di autisti di mezzi di pesanti, ma anche di personale in altri settori chiave dell’economia britannica, come quello degli allevamenti di pollame. Negli ultimi giorni, nonostante le rassicurazioni del governo di Boris Johnson, i distributori di benzina sono stati presi d’assalto per paura del ritardo delle consegne di carburante, una situazione che ha riguardato anche i reparti di prodotti agroalimentari in negozi e supermercati. Tanti gli allarmi lanciati da settimane da numerosi settori economici, in particolare per la mancanza di circa 100mila camionisti.

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