Marchionne: «Nessun licenziamento in Italia. I nuovi prodotti faranno rientrare tutti»

Marchionne: «Nessun licenziamento in Italia. I nuovi prodotti faranno rientrare tutti»
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In occasione della presentazione del piano industriale del Gruppo FCA, Sergio Marchionne ha parlato sia degli investimenti italiani che del prossimo futuro di Fiat-Chrysler
7 maggio 2014

E' stato presentato nella giornata di ieri ad Auburn Hills, negli Stati Uniti, il piano industriale del Gruppo FCA. Previsti grandi investimenti da qui al 2018 che porteranno a tanti nuovi modelli. Molta l'attenzione riservata al marchio Alfa Romeo, che verrà rilanciato grazie ad un recupero dell'essenza del brand.

In questa occasione l'Amministratore Delegato di Fiat-Chrysler, Sergio Marchionne, è intervenuto per parlare del piano stesso, sottolineando come questo abbia uno scopo ambizioso, in quanto «la mediocrità non vale lo sforzo».

Tanti investimenti in Italia

Un piano che piace anche ai sindacati italiani, in quanto prevede il pieno utilizzo della struttura di Pomigliano, la produzione Jeep a Melfi e investimenti per gli stabilimenti di Mirafiori, Grugliasco e Cassino. E, soprattutto, l'obiettivo di non mandare nessun lavoratore a casa, nessun licenziamento e la reintegrazione dei cassaintegrati.

«Siamo impegnati a non mandare nessuna a casa, a non licenziare - ha detto Marchionne - quando arriverà l'industrializzazione dei prodotti rientreranno tutti quanti. A Melfi, è previsto nel piano, verranno prodotte nel 2018 200.000 Jeep; Pomigliano sarà completamente utilizzato».

Siamo impegnati a non mandare nessuna a casa, a non licenziare quando arriverà l'industrializzazione dei prodotti rientreranno tutti quanti. A Melfi, è previsto nel piano, verranno prodotte nel 2018 200.000 Jeep; Pomigliano sarà completamente utilizzato

L'eccellenza italiana

Segnali molto positivi arrivano in particolare dagli investimenti previsti sui marchi Alfa Romeo e Maserati. Marchionne ha sempre detto che i nuovi modelli del Biscione saranno tutti realizzati in Italia e anche il futuro del Tridente è fortemente legato alle fabbriche nostrane.

Un grande futuro per la Casa di Arese quindi, in quanto è lo stesso Sergio Marchionne a dichiarare che «Alfa Romeo è un brand pensato per competere con i concorrenti tedeschi».

Marchionne saldamente al timone

In merito alla guida del Gruppo, Marchionne precisa: «Resterò alla guida di Fiat e Chrysler: voglio assicurarmi che il piano sia realizzato. Ci sono grandi talenti. Posso assicurarvi che la successione non sarà un problema. Resterò fino alla fine del piano».

Per quanto concerne un possibile aumento di capitale, il top manager italo-canadese dichiara: «se il piano è fattibile nel merito allora un aumento di capitale non è necessario. Il piano offre chiarezza ed è esecutivo a livello operativo: è realizzabile. La società ha già fatto miracoli a non decidere aumenti di capitale. Il piano non include aumenti di capitale».

L'Amministratore Delegato di Fiat-Chrysler è poi tornato a parlare del debito, precisando che «nel 2018 il gruppo sarà quasi libero dallo stesso. Abbiamo bisogno di grandi economie di scala. Il Gruppo è diverso da qualche anno fa, diverso dai nostri competitor. Siamo radicati nella comunità in cui operiamo».

Fonte: Ansa

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