Maserati, lavoratori a FCA: «Servono due nuovi modelli»

Maserati, lavoratori a FCA: «Servono due nuovi modelli»
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Preoccupati dal ricorso alla cassa integrazione, chiedono di ampliare la gamma per garantire la piena occupazione
30 marzo 2018

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Hanno scritto una lettera aperta ad FCA ben 782 dipendenti della AGAP Maserati di Grugliasco, preoccupati dal futuro occupazionale dello stabilimento piemontese. Chiedono chiarezza sui piani dell'azienda, stanchi del crescente ricorso alla cassa integrazione degli ultimi tre anni.

«Sono due anni che utilizziamo in modo pressoché continuativo la cassa integrazione ordinaria. Adesso la situazione è peggiorata con la richiesta del contratto di solidarietà che prevede 933 esuberi temporanei», scrivono nella missiva.

I dipendenti suggeriscono: «A nostro giudizio l’unico modo per porre fine all’utilizzo degli ammortizzatori sociali, per arrivare davvero alla piena occupazione dei dipendenti del gruppo FCA, è di implementare piani precisi di investimento e nuovi modelli di auto da mettere in produzione. In particolar modo per quanto riguarda la realtà torinese di assemblaggio finale, è fondamentale avere almeno due modelli se si vuole davvero garantire l’occupazione di tutte le lavoratrici e i lavoratori».

I lavoratori dello stabilimento di Grugliasco si dicono stanchi «di sentire che tutto va bene, di stare tranquilli e che presto i problemi saranno risolti. Per noi sono solo parole» e chiedono «che l’azienda risponda tempestivamente alla richiesta di incontro fatta dalla Regione Piemonte, dal Comune di Torino e dalle organizzazioni sindacali per definire il futuro degli stabilimenti torinesi di FCA».

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