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Mazda è il primo costruttore a compiere un passo importante in tema di sicurezza e trasparenza nel mercato dell’usato: da oggi, i rapporti storici di Autoviza, consultati ogni mese da oltre mezzo milione di utenti su piattaforme come Leboncoin, La Centrale e Autosphère, riportano in chiaro se una vettura del marchio giapponese è interessata dal richiamo per la sostituzione degli airbag Takata.
Gli airbag prodotti dal defunto fornitore giapponese Takata sono stati installati su milioni di automobili in tutto il mondo, ma si sono rivelati difettosi: il gas contenuto all’interno può degradarsi col tempo e causare un’esplosione troppo violenta in caso di incidente. Il pericolo è che frammenti metallici vengano proiettati nell’abitacolo, con conseguenze potenzialmente letali.
Grazie all’accordo con Mazda, i rapporti storici Autoviza indicheranno ora se un esemplare è ancora in attesa di intervento. In tal caso, comparirà la dicitura “Stop Drive” insieme ai riferimenti diretti del costruttore, così da spingere i proprietari a recarsi in officina prima di procedere alla vendita. Una misura che tutela non solo gli acquirenti, ma anche il mercato dell’usato, garantendo maggiore trasparenza.
Sono sette i modelli Mazda equipaggiati con airbag Takata e commercializzati tra il 1996 e il 2014:
Mazda 2 II (20/06/2007 – 03/11/2014)
Mazda 6 I e II (14/02/2002 – 29/01/2010)
Mazda B Serie V e BT-50 (01/02/1999 – 10/10/2014)
Mazda CX-7 (04/04/2006 – 01/03/2012)
Mazda CX-9 (20/09/2007 – 03/09/2012)
Mazda RX-8 (28/07/2003 – 01/07/2010)
Mazda Xedos 9 (20/06/1996 – 15/11/1999)
Questa iniziativa anticipa una novità di carattere normativo. Dal 1° gennaio 2026, infatti, i centri di revisione francesi saranno tenuti a segnalare come “difetto critico” la mancata sostituzione di dispositivi richiamati per motivi di sicurezza, inclusi gli airbag Takata. Poiché ogni veicolo usato deve aver superato un controllo tecnico nei sei mesi precedenti alla vendita, la presenza di airbag non sostituiti diventerà automaticamente visibile a qualsiasi acquirente.
Autoviza ha annunciato che nei prossimi mesi altri marchi seguiranno l’esempio di Mazda, arricchendo i rapporti con le informazioni sui richiami. Una misura che, combinata con la riforma del controllo tecnico, renderà il mercato dell’usato più sicuro e più trasparente, riducendo il rischio che vetture potenzialmente pericolose continuino a circolare.