McLaren lanciata a 146 km/h in città e si schianta contro una casa: tutti vivi per fortuna

McLaren lanciata a 146 km/h in città e si schianta contro una casa: tutti vivi per fortuna
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Un 28enne inglese ha distrutto una McLaren 570GT lanciata ad una velocità allucinante rispetto al limite urbano, devastando un’abitazione: nessuno è morto, ma le conseguenze giudiziarie sono pesanti
25 novembre 2025

Una scena che sembra uscita da un film d’azione, ma è accaduta davvero a Lytham St Annes, nel Lancashire. Una McLaren 570GT, lanciata a oltre 146 km/h in una zona con limite di 48 km/h, è letteralmente esplosa contro una casa dopo che il conducente, il 28enne Zachary Hocking, ha perso il controllo della supercar.

L’impatto è stato così violento da trasformare la vettura in una carcassa irriconoscibile, ridotta a un groviglio di metallo carbonizzato. Nonostante la dinamica, che ha visto il passeggero proiettato per 25 metri fuori dall’abitacolo, nessuno è morto: un evento che la polizia locale ha definito “un miracolo”. Anche gli occupanti dell’abitazione, nonostante il fronte della casa abbia preso fuoco, sono usciti illesi da quello che poteva essere un disastro ben peggiore.

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“Comportamento estremamente irresponsabile”: parla la polizia

Secondo il rapporto delle autorità, Hocking stava viaggiando a una media di 91 mph, cioè quasi il triplo del limite, quando ha perso aderenza e ha centrato l’abitazione con il V8 della McLaren ancora in piena potenza.

L’urto ha innescato un incendio immediato, alimentato dal carburante e dalla struttura della supercar, che ha bruciato parte della facciata dell’edificio. L’ispettore Greg Laidlow della Lancashire Police non ha usato mezzi termini, definendo la condotta del giovane “estremamente irresponsabile e egoista”. Il caso ha richiesto un’analisi forense dettagliata per ricostruire la dinamica, data la violenza della scena e le deformazioni estreme riportate dalla vettura.

Carcassa di McLaren, carcere e patente sospesa: una lezione durissima

Per Hocking, miracolosamente vivo insieme al passeggero, l’incidente ha avuto conseguenze giudiziarie pesantissime: 28 mesi di carcere e revoca della patente per 74 mesi, oltre sei anni lontano dalla guida. Una volta terminato il periodo di sospensione, dovrà anche affrontare un procedimento di riabilitazione più complesso per ottenere di nuovo la licenza.

Una pena che stride con altri casi internazionali, come quello del proprietario della Gemballa Mirage GT a New York, lasciato cadere per insufficienza di prove video. In questo episodio britannico, però, la giustizia ha deciso di dare un segnale forte: chi esagera con la potenza di una supercar fino a perdere ogni controllo non può farla franca.

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