F1. “È stato paracadutato in un top team, l’anno prossimo sarà completamente diverso”: Wolff esalta Antonelli dopo la masterclass di Las Vegas

F1. “È stato paracadutato in un top team, l’anno prossimo sarà completamente diverso”: Wolff esalta Antonelli dopo la masterclass di Las Vegas
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Andrea Kimi Antonelli conquista il podio a Las Vegas e riceve elogi dal team principal Mercedes, Toto Wolff. “È stato paracadutato in un top team, l’anno prossimo sarà completamente diverso”, le parole del manager dopo la rimonta straordinaria del rookie. Il 2026 si preannuncia una stagione chiave per il giovane talento bolognese
25 novembre 2025

Quello visto in pista lo scorso weekend a Las Vegas è con ogni probabilità il miglior Andrea Kimi Antonelli della stagione 2025 di Formula 1. Tolta la sbavatura della falsa partenza, il bolognese ha saputo rimontare dal fondo e gestire in modo impeccabile ogni fase della gara, soprattutto quella finale con le gomme hard – montate nei primi giri sfruttando la Safety Car – ormai usurate e affette da graining. Una prestazione di assoluto rilievo, soprattutto per un rookie come lui, che alla fine ha conquistato – grazie alla doppia squalifica in casa McLaren – il secondo podio consecutivo dopo quello di Interlagos.

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A inizio anno, Antonelli aveva impressionato per l’approccio mostrato nelle prime gare da pilota titolare in Formula 1. Normali gli errori, poi diventati un pattern nella parte centrale del calendario – quella europea – dove aveva già corso nelle categorie propedeutiche. Avere dei riferimenti forse lo ha condizionato negativamente, incidendo sulle prestazioni, a cui si sono aggiunte pressioni interne ed esterne al team. Tornando però su piste sconosciute, il bolognese ha ritrovato — anche grazie al ritorno alla vecchia specifica di sospensione posteriore, accantonata da Imola fino all'Ungheria — il feeling con la vettura. Questo, inevitabilmente, ha portato il suo ritorno nella zona alta della classifica fino al podio in Brasile e poi a Las Vegas.

Lo scorso weekend, infatti, Antonelli ha messo in scena una vera e propria masterclass. Scattato dal fondo della griglia dopo qualifiche difficili sul bagnato, in gara il bolognese si è destreggiato tra le varie vetture — complice anche il vantaggio iniziale della mescola più morbida Pirelli — fino a rientrare in zona punti e nelle posizioni che contano. Occupava la quarta piazza quando gli è stata comunicata una penalità di 5 secondi per falsa partenza: lo ha fatto scivolare in quinta posizione, ma la doppia squalifica della McLaren — Norris secondo e Piastri quarto, proprio grazie alla penalità inflitta ad Antonelli — gli ha consentito di salire sul podio. Il Gran Premio di Las Vegas per lui è stato magistrale non soltanto per la rimonta dalla 17ª alla 3ª posizione, ma anche per la gestione delle fasi più concitate: i sorpassi iniziali, il jolly strategico di rientrare ai box nei primi giri sfruttando la VSC per sbloccare l’obbligo del cambio mescola, e infine gli ultimi passaggi in cui ha resistito alla McLaren di Piastri e alla Ferrari di Charles Leclerc, nonostante le gomme hard completamente usurate e con graining.

A riconoscere il talento puro del bolognese è stato soprattutto il suo team principal. “Ha 19 anni, e abbiamo sempre detto che la prima stagione può essere difficile – ha dichiarato Toto Wolff dopo la gara di Las Vegas –. È quello che abbiamo visto in alcuni momenti. È stato paracadutato in uno dei top team, non conosceva molti dei Gran Premi e la pressione che deriva da tutto ciò. Ed è esattamente ciò che mi aspettavo in termini di traiettoria. L’anno prossimo sarà completamente diverso”. Ciò che conta, però, sarà proprio la prossima stagione, quando Antonelli potrà giocarsi un importantissimo jolly. “Le vetture saranno nuove per tutti i piloti nel 2026, non solo per lui. È stato sui circuiti, ha viaggiato, ha vissuto le pressioni che arrivano quando sei un pilota. Avrà un anno in più e sarà più maturo: per ora tutto procede secondo i piani”.

“Non sono sicuro che pensassimo che una sola sosta fosse realistica all’inizio, ma poi è andato sempre più forte, ha eliminato il graining e alla fine un [P3] super meritato, anche con la penalità”, ha spiegato ancora Wolff. “Non siamo riusciti a individuare nulla nella frizione o qualcosa che potesse indicarci una partenza irregolare. Ma sai, la FIA ha i sensori, quindi vediamo cosa diranno. Per me — ma sembra che sia stato l’unico — c’è stato un piccolo movimento, ma sicuramente non dovuto al rilascio della frizione o allo staccare il piede dal freno. Vedremo cosa dice la FIA”, ha proseguito Wolff commentando la penalità.

Tornando sulle prestazioni di Kimi, Wolff ha ribadito di “non aver mai messo in discussione” la decisione di portare Antonelli in Mercedes, nonostante fosse al suo primo anno in Formula 1. “Abbiamo sempre detto che ci aspettavamo un percorso pieno di alti e bassi: momenti di grande brillantezza e momenti in cui ti viene voglia di strapparsi i capelli. Non è la fine del suo sviluppo, siamo ancora all’inizio, agli inizi. Spero di vedere di più da Kimi l’anno prossimo: prestazioni più solide e, negli anni a venire, sempre di più”, ha concluso il team principal.

Per lui e per tutta la Mercedes continua il viaggio verso il gran finale: il Qatar potrebbe regalare alla squadra la quasi certezza di chiudere la stagione — l’ultima dell’era effetto suolo, tanto problematica per Brackley — con il titolo di vicecampione del mondo davanti a Red Bull e Ferrari.

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