F1. I retroscena della clamorosa doppia squalifica della McLaren a Las Vegas con Norris e Piastri: tutto quello che c'è da sapere

F1. I retroscena della clamorosa doppia squalifica della McLaren a Las Vegas con Norris e Piastri: tutto quello che c'è da sapere
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Le motivazioni della squalifica, il grave errore di valutazione della McLaren, i precedenti: ecco i retroscena della doppia squalifica di Lando Norris e Oscar Piastri nel Gran Premio di Las Vegas 2025 di Formula 1
23 novembre 2025

La doppia squalifica della McLaren nel Gran Premio di Las Vegas 2025 si è abbattuta come un fulmine a ciel sereno sulla scuderia di Woking nel momento in cui il mondiale piloti sembrava ormai indirizzato nella direzione di Lando Norris. Ma l’estromissione dalla classifica della gara dell’inglese e del compagno di squadra, Oscar Piastri, per un consumo eccessivo del pattino del fondo ha delle radici ben precise. Andiamo ad analizzare punto per punto quello che è successo in Nevada.

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Perché Lando Norris e Oscar Piastri sono stati squalificati a Las Vegas?

Il regolamento tecnico della Formula 1 impone che il cosiddetto plank – il pattino del fondo – non possa essere spesso meno di 9 millimetri. Sulla McLaren MCL39 di Lando Norris la parte anteriore destra del plank dopo il GP di Las Vegas aveva uno spessore di 8,88 mm, mentre la posteriore destra di 8,93 mm. Sulla vettura di Piastri, invece, lo spessore del pattino rilevato dopo la corsa era di 8,96 mm all’anteriore sinistro, 8,74 mm all’anteriore destro e di 8,90 mm al posteriore destro.

Le misurazioni effettuate in presenza dei commissari e dei rappresentanti della McLaren hanno rivelato che il consumo del pattino era maggiore rispetto a quanto rilevato in precedenza dal delegato tecnico della FIA, Jo Bauer. Come evidenzia il caso di Lewis Hamilton in Cina, un’infrazione tecnica di questo genere porta inevitabilmente alla squalifica, qualsiasi siano le attenuanti del caso. E così è stato anche per la McLaren.

Come ha cercato di giustificarsi la McLaren?

Come si legge nelle note diffuse dalla FIA circa le squalifiche di Norris e Piastri, la McLaren si è giustificata spiegando di aver sofferto di un porpoising più accentuato del solito. Un fenomeno che li avrebbe colti di sorpresa per via dell’attività limitata in pista dal meteo e dalle bandiere rosse nel corso delle sessioni di prove libere. La McLaren ha inoltre sottolineato come l’usura, pur se illegale, fosse frutto di uno sforamento minore rispetto agli altri casi occorsi nel 2025. La FIA, pur riconoscendo che la McLaren non avesse agito per contravvenire volontariamente alle regole, ha comunque comminato la squalifica. D'altronde, con questo tipo di infrazione tecnica non ci sono zone grigie: si è entro le regole, o non lo si è. 

Cosa è andato davvero storto in McLaren?

La giustificazione addotta dalla McLaren è di fatto l’ammissione di un grave errore di valutazione da parte del team. Il fatto che la pioggia e le interruzioni abbiano ridotto la quantità di dati a disposizione delle scuderie non giustifica la scelta eccessivamente aggressiva per cui la McLaren ha optato a livello di altezza da terra su una pista sul quale il fenomeno dell’usura del pattino va a esacerbarsi. A Las Vegas le vetture percorrono un rettilineo di 2 km/h a circa 300 km/h schiacciandosi contro l’asfalto per via della compressione generata dal carico ad alte velocità. A peggiorare le cose ha pensato anche il fatto che la pista fosse più rapida dello scorso anno, con un passo gara di circa due secondi più veloce per via di una serie di fattori, dalle gomme Pirelli alla stessa gommatura del tracciato. E in questo contesto l’unica scuderia a finire nell’ambito dell’illegalità è stata la McLaren.

Il precedente del Gran Premio degli USA ad Austin

Determinare l’altezza da terra corretta per evitare un consumo eccessivo del pattino del fondo è un esercizio che diventa ancora più complesso nei weekend di gara con il format della Sprint. Non è un caso che vari casi recenti – dalla squalifica di Hamilton in Cina quest’anno a quella dell’inglese e di Leclerc ad Austin nel 2023 – si siano verificati con una sola sessione di prove libere per raccogliere dati. Qualche settimana fa proprio ad Austin la McLaren aveva optato per un assetto molto conservativo in termini di altezza da terra per il GP per via della mancanza di dati relativi alla Sprint dovuta al doppio zero causato da Piastri. In quell’occasione furono troppo conservativi, con conseguenze non di poco conto sulla performance. Oggi, invece, sono stati troppo aggressivi.

Come fanno i team a rendersi conto dell’usura del fondo durante la gara?

I team non possono misurare direttamente l’entità dell’usura del fondo nel corso della gara, ma possono sfruttare i dati dei sensori sul carico esercitato sul pattino per rendersi conto se si stanno muovendo in un territorio pericoloso. I sensori che misurano la temperatura del titanio danno un’idea della situazione alle scuderie: valori elevati per un tempo prolungato sono un campanello d’allarme. Nel caso della McLaren a Las Vegas, l’SOS è scattato tardi. A Piastri non è mai stato comunicato nulla via radio, mentre a Norris solo sul finire della gara. La benzina non c’entrava nulla - contrariamente a quanto traspariva da comunicazioni volontariamente fuorvianti – il lift and coast era dovuto al consumo del pattino del fondo. Lo si capiva dal fatto che Norris alzasse il piede sul rettilineo, perdendo un’infinità di tempo. Non è stato sufficiente a evitare l’onta della squalifica.

Cosa implica questa squalifica per il mondiale piloti 2025 di F1?

Con la doppia squalifica comminata alla McLaren a Las Vegas, Max Verstappen si porta a 24 punti dal leader della classifica, Lando Norris, e agguanta Oscar Piastri in seconda posizione. Norris vanta 390 lunghezze, contro le 366 di Piastri e Verstappen, di fatto terzo per il numero di vittorie. I punti ancora a disposizione nelle due gare e nella Sprint che ancora mancano alla fine della stagione sono 58. Per Verstappen vincere questo mondiale resta un compito arduo. Ma un errore macroscopico della McLaren rende possibile un exploit senza precedenti nella storia della F1. Nessuno ha mai recuperato un divario così grande prima d’ora. Ma se c’è qualcuno che può trasformare l’impossibile in possibile, quello è Max Verstappen.

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