Mercoledì 15 ottobre a Milano scatteranno i blocchi per i veicoli più inquinanti

Mercoledì 15 ottobre a Milano scatteranno i blocchi per i veicoli più inquinanti
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Mercoledì 15 ottobre, dopo aver superato il bonus dell’Unione europea sui giorni di sforamento per lo smog, scatterà il blocco per 600.000 veicoli in Lombardia
13 ottobre 2014

Anche se il 2014 è stato fino ad ora un anno ricco di piogge che hanno aiutato in parte ad eliminare le polveri, non sono bastati i 35 giorni di bonus con Pm10 fuorilegge concessi dall’Unione europea durante l’anno solare. Sabato 11 ottobre le polveri hanno sforato la soglia dei 50 microgrammi per metro cubo (la centralina del Verziere ne ha misurati 54) per la 37esima volta dall’inizio dell’anno. Il bonus è stato però esaurito già giovedì scorso.

 

«Il tempo finora ci ha graziati, ha piovuto molto — osserva il presidente lombardo di Legambiente, Damiano Di Simine — ma i politici non pensino che lo smog si batta con la danza della pioggia: bisogna fare molto di più».

 

Da mercoledì 15 ottobre scatteranno perciò i divieti antismog per i veicoli più inquinanti (circa 600.000 auto in tutta la regione) e rimarranno attivi fino al 15 aprile 2015.

 

Il blocco, in vigore nei giorni feriali dalle 7:30 alle 19:30 in 209 Comuni lombardi, riguarderà i veicoli  benzina Euro 0 e diesel Euro 0,1, e 2. Dal 2015 queste misure saranno estese ad altri 361 Comuni (in cui circolano circa 223.000 veicoli inquinanti) e solo nel 2016 le restrizioni si allargheranno anche ai diesel Euro 3.

 

Ricordiamo altresì che è vigente il fermo permanente della circolazione per i motoveicoli e ciclomotori a due tempi di classe Euro 0 in tutte le zone del territorio regionale, da lunedì a domenica, dalle 00:00 alle 24:00.

Chi è escluso dal blocco?

I veicoli elettrici leggeri, ibridi, quelli alimentati a gpl o gas naturale, i diesel dotati di filtro antiparticolato, i veicoli storici (con certificazione) e i motoveicoli e ciclomotori con motore quattro tempi sono esclusi dal fermo e potranno circolare liberamente rispettando le limitazioni vigenti nel centro città.

 

Una misura che non sarà popolare, ma sulla quale l’Europa da tempo insiste: «Stiamo studiando le misure per rientrare nei limiti europei ma va anche fatta una riflessione economica che rende ancora più difficile le nostre scelte oggi non più differibili — spiega l’assessore regionale all’Ambiente Claudia Terzi — specie per la tutela della salute dei cittadini». E il peggio deve ancora arrivare: sempre mercoledì 15 si accenderanno infatti anche i riscaldamenti centralizzati.

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