Michelin Primacy 3: vis à vis con Gary Guthrie

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Emiliano Perucca Orfei
Il Direttore Marketing globale di Michelin ci illustra le caratteristiche principali dei nuovi pneumatici stradali che andranno a sostituire progressivamente le Primacy HP. Spazi di frenata accorciati e tenuta anche sul bagnato le caratteristiche peculiari
31 ottobre 2011

 

Valencia - A pochi mesi dal lancio, che in Italia avverrà poco prima della prossima primavera, Michelin ha scelto la città marittima spagnola più attiva in termini di eventi sportivi a motore (MotoGP e F1) per presentare una nuova generazione di pneumatici stradali. Denominate Primacy 3, le nuove coperture del Bibendum prenderanno progressivamente il posto delle Primacy HP, introducendo nuovi concetti tecnici pensati per rendere più sicuro il pneumatico in ogni situazione. Del nuovo prodotto ne abbiamo parlato con Gary Guthrie, Direttore Marketing Mondo di Michelin.

Sicurezza prima di tutto

«La sicurezza è da sempre uno dei principali focus di sviluppo per Michelin e con la nuova Michelin Primacy 3 siamo certi di aver stabilito nuovi parametri di riferimento in questo ambito. La sicurezza non è la risultante positiva di un singolo test. Per arrivare a definire un pneumatico più sicuro, per noi di Michelin, è necessario infatti che il miglioramento sia significativo in decine di prove, in particolar modo in quelle riguardanti la tenuta laterale e di frenata. Ovviamente non solo su asfalto asciutto.»

Il 70% degli incidenti avviene su asfalto asciutto

«Per lo sviluppo del Primacy 3 abbiamo lavorato a stretto contatto con VUFO, società dell'Università di Dresda, ed abbiamo ascoltato più di ogni altra volta le necessità dell'automobilista medio grazie ai sondaggi di GFK 2010 in cinque Paesi: Francia, Germania, Italia, Spagna e Regno Unito. Grazie a questo lavoro abbiamo scoperto che solo il 30% degli incidenti avviene su asfalto bagnato, il 75% dei quali in rettilineo. Il 50% degli incidenti, inoltre, avviene in città, quindi a velocità molto basse. Ascoltando le opinioni delle persone, oltre a scoprire un universo femminile molto più attento e profondo nel dare informazioni rispetto a quello maschile, abbiamo scoperto che la durata del battistrada o la riduzione dei consumi sono sì fattori importanti, ma di secondo piano rispetto alla sicurezza.»

Almeno 1,6 metri di vantaggio in frenata

«Con il nuovo Primacy 3 siamo riusciti a creare un pneumatico in grado di dare risposte alle esigenze degli automobilisti assicurando, al contempo, i valori di comfort, tenuta nel tempo e riduzione delle emissioni che da sempre contraddistinguono i nostri pneumatici. Secondo i test svolti dal TÜV tedesco, abbiamo un vantaggio sui competitor di 1,6 metri in tema di spazio d'arresto da 80 km/h sul bagnato e di 2,2 metri su asfalto asciutto alla stessa velocità. Per capire quanto possono essere importanti questi valori è sufficiente pensare che un attraversamento pedonale può essere lungo da 2,5 a 4 metri.»

Il segreto nella costruzione e nella mescola

«Per raggiungere questi risultati abbiamo lavorato sul disegno del battistrada e sulla composizione della mescola. Nello specifico, per quanto riguarda la mescola, abbiamo utilizzato una nuova resina speciale che assicura più grip senza diminuire la longevità, mentre per quanto riguarda il abbiamo brevettato una lamellatura autobloccante, che consiste in intagli verticali che migliorano la mobilità del battistrada assicurando maggior aderenza dei tasselli all'asfalto. E' una tecnologia, quest'ultima, molto difficile da portare in produzione in quanto la lamella ha uno spessore di appena 2/10 di millimetro.»

-70 litri di carburante nel ciclo vita

«Sul bagnato il livello di tenuta laterale è nettamente superiore ai migliori modelli della concorrenza ma anche rispetto al Primacy HP, che questa gomma va a sostituire: oltre ad essere più veloci assicuriamo anche un feeling sul volante decisamente superiore. La nuova Primacy 3 riduce anche il consumo di carburante: nella vita media di un pneumatico (circa 45.000 km) riusciamo ad assicurare un risparmio medio di carburante pari a 70 litri.»

500 giri del mondo per svilupparle

«Lo sviluppo della nuova Primacy 3 ha richiesto 20.000.000 di km di collaudi in tutto il mondo ed il lavoro di centinaia di ingegneri.»







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