Mondiale Rallycross. Ekstrom (Audi) strepitoso a Hockhenheim

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Piero Batini
  • di Piero Batini
Battaglia epica al RallyCross di Germania sul circuito di Hockenheim. Mattias Ekstrom e “Topi” Heikkinen pertano le Audi S1RX Quattro a una doppietta. Gara eccezionale di Ken Block e Liam Doran, giornata nera per le Peugeot
  • Piero Batini
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9 maggio 2016

Hockenheim, 8 Maggio. Il Rallycross riscritto Mondiale e cresciuto a dismisura sulle guidelines del Promoter IGM e Monster Energy, si inventa ogni volta qualcosa per dimostrare che il lavoro paga e che sono le idee e l’impegno, prima ancora dei budget, alla base del successo. Questa volta il colpo è stato davvero grosso, e firma un week end epico per il Team EKS. Soprattutto per il suo “Owner” e Pilota, Mattias Ekstrom. È l’occasione, rarissima, in cui i superlativi non corrono il rischio di sconfinare nell’esagerzione, e anzi sembrano non bastare.

Presto detto, sul circuito di Hockenheim gli spettatori hanno visto qualcosa di eccezionale. Un Pilota che porta due macchine del suo Team alla vittoria e, non pago, salta su un‘altra vettura di un’altra categoria, e si ripete, almeno su un ottimo livello.

Ekstrom, infatti era impegnato nello stesso week end anche nel DTM, il Campionato Turismo Tedesco, e naturalmente gli organizzatori delle due corse non si sono lasciati sfuggire l’occasione di porre un segnalibro nella storia del Motorsport, favorendo gli incastri dei programmi. Ma il più e il resto lo ha fatto il Pilota svedese, che non si è risparmiato e ha dimostrato di possedere il dono della versatilità, al punto da non lasciare nulla indietro, niente relegato al compromesso. E come si fa? Semplice, intanto si chiudono le qualifiche del Rallycross Mondiale al top, e quindi si sale sulla vettura Turismo e si vincono le libere. Avanti tutta. È il week end che non ce n’è per nessuno. Parola di Ekstrom. E come si fa, ancora? Sempre nei tre nelle prime qualifiche, primo, terzo e secondo, “solo” settimo nella quarta “heat”, ma con la leadership dell’appuntamento tedesco all’intermedio ormai in tasca.

Poi ci si presenta per le semifinali e si arriva secondi nella propria, preceduti però dal compagno di Squadra, conforto tecnico ideale per le Supercar Audi, e stimolo eccellente per il prosieguo della gara. Infine si scende in una finale epica, da capogiro e, dopo aver lottato sportello contro sportello, ma con una certa eleganza, con Heikkinen, si “infila” un giro Joker perfetto, si esce in testa e si va a tagliare il traguardo per primi sotto una tempesta di applausi, tutti in piedi sulle tribune.

Gara in solitario? No, certamente, ma una bella differenza con il resto del “parterre”, quella sì. Si vede che era il giorno di Hockenheim, perché altri protagonisti delle Supercar finora piuttosto in ombra hanno finalmente visto la luce. È il caso di Ken Block, che porta in gara le nuove Ford Focus del Team Hoonigan Racing Division e che era noto soprattutto per un grande estro spettacolare. L’americano, in Germania, si è invece dimostrato anche molto consistente, ed è salito sul podio al terzo posto della finalissima. Ed è anche il caso dell’inglese Liam Doran, finalmente non solo fumo, che ha portato la meno potente Mini preparata da JRM alla vittoria nella seconda semifinale e a un quinto posto finale che è un risultato davvero eccellente.

Giornata nerissima, da… ricordare per l’eccezionalità della sfortuna, per le Supercar 208 WRX del Team Peugeot Hansen. viste bene durante per prime battute delle qualificazioni, le T16 hanno subìto una serie di “contrattempi” che è riduttivo considerare eccezionali. La 208 WRX di Tim Hansen è fermata da un principio d’incendio durante la terza manche di qualificazione. Rimessa in sesto durante l’intervallo, Timmy Hansen restituisce il favore dell’impego dei meccanici e vince la quarta “heat”, ma poi, in conseguenza dell’incidente, si scopre che ha perso tutto il liquido di raffreddamento, finendo sotto il peso minimo regolamentare e, quindi… squalificato. Ironia della sorte, Loeb aveva finito le qualifiche al settimo posto, ma poi il fuoriclasse francese e l’altro compagno di Squadra Davy Jeanney hanno pensato bene di scontrarsi durante la semifinale che li aveva riuniti, per uscire entrambi di scena.

E il Double World Champion Petter Solberg? Guai anche per il norvegese, con il differenziale e il motore kaput nelle prove. Cambiato il motore della Citroen DS3 Supercar durante la notte, finalmente Solberg si è inserito nella competizione, finendo al quarto posto. Ora, tuttavia, Ekstrom lo ha affiancato al comando della provvisoria del Mondiale dopo due gare, a 48 punti.

E la gara del DTM di Ekstrom? Non bene come il WRX, ma già riuscire ad emergere e vincere una prova libera tra le due manche…

Già pronti per Mettet, Belgio, per il terzo WRX Mondiale del 2016, una settimana appena di intervallo.

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