Nuova fabbrica Volkswagen: Serbia, Bulgaria e Romania in lizza

Nuova fabbrica Volkswagen: Serbia, Bulgaria e Romania in lizza
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Dopo la decisione di bloccare i piani per la costruzione di uno stabilimento in Turchia, Volkswagen guarda ad alcuni paesi dell'area balcanica
17 ottobre 2019

Dopo aver deciso di mettere in standby il progetto di aprire uno stabilimento in Turchia alla luce delle operazioni militari da parte di Ankara in Siria, Volkswagen sta volgendo lo sguardo verso altre nazioni. A proporsi per sostituire la Turchia sono tre nazioni balcaniche, la Bulgaria, la Romania e la Serbia, che erano incluse nella lista iniziale di siti papabili per la costruzione della fabbrica, insieme al Nord Africa. 

Il governo bulgaro ha annunciato di essere disposto ad aumentare i fondi da stanziare per l'eventuale costruzione dello stabilimento da 135 milioni a 260 milioni di euro. A confermarlo in un'intervista con un'emittente televisiva locale è stato l'ex presidente della Bulgaria, Rosen Plevneliev, ora a capo di un'associazione non governativa del settore automotive.

«La Bulgaria ha preparato una proposta fantastica, che offre il massimo consentito dalle normative europee - ha spiegato Plevneliev -. Possiamo espandere la nostra collaborazione con Volkswagen ad altre aree: la Bulgaria ha intenzione di costruire infrastrutture per auto elettriche, e abbiamo anche idee per supportare la casa con altri impianti e iniziative per la formazione».

Sono arrivate poi conferme anche dalla Romania, il cui Ministro del Commercio, Stefan Radu, ha annunciato in un'intervista concessa ad un quotidiano economico locale di aver iniziato delle nuove discussioni con il gruppo Volkswagen. Anche la Serbia accoglierebbe di buon grado la costruzione di uno stabilimento di Volkswagen nel proprio territorio: il presidente della Camera di Commercio serba, Marko Cadez, ha spiegato che un investimento di questo genere «aiuterebbe a stabilizzare la regione». 

Nella nuova fabbrica di Volkswagen, dalla capacità produttiva di circa 300.000 veicoli l'anno, dovrebbero essere prodotte la prossima generazione della Passat e la Skoda Superb, alleggerendo il carico di altre fabbriche europee, che avrebbero così modo di dedicarsi all'assemblaggio di veicoli elettrici. Volkswagen aveva scelto Manisa, vicino a Smirne; gli ultimi sviluppi politici hanno però cambiato le carte in tavola. 

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