Nuova Niro 2022, dal PHEV all'EV, ecco com'è fatto l'elettrico per tutti secondo KIA

Nuova Niro 2022, dal PHEV all'EV, ecco com'è fatto l'elettrico per tutti secondo KIA
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Alberto Capra
  • di Alberto Capra
Dopo aver conosciuto negli scorsi mesi le caratteristiche della sola versione ibrida, siamo volati a Francoforte per osservare dal vivo la nuova Niro anche nella sua variante full electric, chiamata a completare la gamma assieme alla ibrida plug-in. Costruita su un nuovo pianale è stata interamente rivista sia all'esterno che all'interno e si presenta, oggi, come un prodotto più maturo, in grado di consolidare ulteriormente il percorso di crescita intrapreso dal marchio coreano nel corso del 2021
  • Alberto Capra
  • di Alberto Capra
4 aprile 2022

Dopo aver rivelato le caratteristiche della sola versione ibrida, KIA ha finalmente e definitivamente tolto i veli all'intera gamma Niro 2022, mostrandoci a Francoforte, per la prima volta dal vivo, anche la sua variante EV, che completa la gamma assieme alla ibrida plug-in. Un modello giunto alla sua seconda generazione, dopo essere stata acquistata da oltre 310.000 utenti nella versione precedente, e che di certo rappresenta un asset fondamentale per un brand come KIA, oramai avviato verso un percorso di crescita che sembra davvero inarrestabile.

Tutta nuova fuori

KIA Niro m.y. 2022 cambia, innanzitutto, a partire dal suo pianale. La piattaforma K di terza generazione ha consentito di ristabilire le quote di questa vettura, lunga ora 4,42 metri (+6,5 centimetri rispetto alla precedente), larga di 1,82 metri (+1,5 centimetri) e altra di 1,52 metri (+3,0 centimetri), con un passo che arriva così a 2,72 metri. È su questa base che i tecnici KIA hanno dato forma a un'auto completamente rivista dal punto di vista del design, sia degli esteri, che degli interni.

A cambiare, innanzitutto, è il frontale, con la presenza dell'ultima evoluzione della caratteristica Tiger Face e di un inedita firma luminosa, con le luci di marcia diurna (DRL) denominate "Heartbeat", come battito cardiaco, in virtù della somiglianza tra il loro andamento e quello di un elettrocardiograma. Sempre nella zona anteriore, inoltre, la versione EV si distingue dai modelli PHEV e HEV per la griglia frontale chiusa, in tonalità bicolore, che si aggiunge all'esclusivo rivestimento laterale grigio acciaio. Anche la griglia inferiore, sul muso, è diversa per la variante EV, che presenta, inoltre, in questa zona lo sportellino per la presa di ricarica, posizionato centralmente per essere raggiungibile con facilità da entrambi i lati.

La vista laterale è immediatamente catalizzata dalla presenza dei caratteristici sideblade a contrasto, in pendant con il montante C, che presenta una colorazione differente dal resto della carrozzeria. La linea di quest'ultimo è poi evidenziata dalla fanaleria posteriore a forma di boomerang. Un dettaglio che ricorda in una qualche misura alcuni modelli giapponesi e americani già visti in passato e che connota in maniera decisamente marcata proprio la tre quarti posteriore. A separare la fanaleria dal lunotto ci pensa, inoltre, sempre in questa zona, la presenza di due elementi con funzioni aerodinamiche. Alla vista simili a due prese d'aria, sono, di fatto, delle feritoie cieche che hanno il compito di pulire i flussi d'aria dalle turbolenze che - evidentemente - prendono vita in quella zona della vettura. A questo proposito ricordiamo che il Cx dell'auto resta invariato rispetto alla versione precedente, con un valore pari a 0,29.

Un design, quello messo a punto dagli uomini coreani, che in generale possiamo definire come complessivamente riuscito, anche se fortemente caratterizzato da elementi che rischiano di trovare un maggior numero di estimatori negli Stati Uniti e nel mercato asiatico, rispetto a quello europeo e italiano in particolare.

E tutta nuova dentro

Anche l'interno della vettura è stato oggetto di un profondo restyling, con interventi che, in questo caso, dovrebbero mettere d'accordo proprio tutti. Salendo a bordo, l'impressione che immediatamente è possibile ricavare è quella di un'auto più matura, più curata e anche - banalmente - più bella, rispetto alla versione che va a sostituire. A dominare la scena ci pensa il lavoro fatto nella zona del cruscotto, con linee orizzontali, enfatizzate dalla presenza del volante a due razze (ormai imprescindibile sulle auto del costruttore di Seul), che convergono verso il guidatore. Nella versione che abbiamo potuto osservare di persona e che potete vedere nel video sopra riportato, la plancia ospitava due schermi da 10,25 pollici, utili a comdare e ad apprendere informazioni dal sistema infotainment. Gli uomini di KIA presenti a Francoforte ci hanno fatto sapere che sarà possibile equipaggiare l'auto anche con uno schermo da 8 pollici - curiosamente in grado di ospitare Apple CarPlay e Android Auto in versione wireless, contrariamente alla variante più ricca. Da notare, sempre nella parte frontale dell'abitacolo, la presenza di un sistema head-up display da 10 pollici e il nuovo sistema Multi-Command che permette ai passeggeri di controllare più funzioni con un solo comando.

L'adozione della nuova piattaforma K e l'aumento dello spazio interno che ne è conseguito hanno permesso di implementare un inedito sedile "relax", per il passeggero a fianco al guidatore. A veicolo fermo, quest'ultimo, semplicemente premendo un pulsante, può sollevare e reclinare il sedile per il massimo comfort e per un supporto posturale ottimale (dettaglio che ben potete osservare nelle fasi di disamina degli interni, nel video sopra riportato).

Uno degli aspetti che segna maggiormente il nuovo corso di KIA è di certo la particolare attenzione all'ambiente. Niro, in questo senso, vede l'utilizzo di carta da parati riciclata per il rivestimento del suo padiglione, l'impiego di vernice priva di VOC (composti organici volatili) per la rifinitura dei pannelli portiere e per l'uso di pelle vegana PU contenente Tencel - un tessuto bio ottenuto dalle fibre di eucalipto - per i suoi sedili. Anche la base del parabrezza è ora realizzata con un materiale composto per il 75% da fibre riciclate.

Ancora in tema di spazio a bordo, la capacità di carico varia in ragione dello spazio occupato dai differenti tagli di batteria. In particolare, la versione EV risulta essere la più geneorsa, quanto a spazio nel bagagliaio, con 475 litri al posteriore a cui se ne aggiungo altri 20 litri sotto il cofano anteriore. I modelli HEV e PHEV, che scontano, nella zona frontale, la presenza del motore termico, e al posteriore due tipologie di pacchi batterie posizionati sotto i sedili dei passeggeri, vantano una capacità rispettivamente di 451 e 348 litri. Reclinando i sedili posteriori le carte si scompigliano, con una capacità massima che diventa così di 1445 litri per la versione HEV, 1342 litri per la PHEV e 1392 litri per l'EV.

Elettrificazione per tutti

Electrification Everywhere è uno degli slogan che il marketing di KIA ha ideato per il lancio della nuova Niro. L'elettrificazione è, insomma, nei piani del marchio coreano, veramente alla portata di tutti con questa nuova versione del suo C-SUV. Merito della tre motorizzazioni, tutte caratterizzate dalla presenza di almeno un modulo elettrico.

Si parte quindi dalla versione ibrida standard, equipaggiata con il consueto motore a benzina Smartstream da 1,6 litri GDI, rivisitato per la massima efficienza possibile, a cui si aggiunge una batteria da 1,32 kWh, per una potenza complessiva pari a 141 CV, di cui 105 CV esclusivamente termici, e una coppia massima di 144 Nm.

La variante PHEV differisce dalla ibrida standard per la presenza di un pacco batterie da 11,1 kWh. In questo caso la potenza è pari a 183 CV con il solo motore elettrico in grado di erogare 84 CV e di offrire un'autonomia fino a 59 km (nel ciclo WLTP, con ruote da 18 pollici).

Per entrambe queste versioni, KIA ha messo a punto una nuova trasmissione automatica a doppia frizione di seconda generazione (6DCT) ottimizzata per una maggiore efficienza. Per raggiungere questo obiettivo, tra i vari interventi, è stato rimosso l’ingranaggio della retromarcia - cosa che ha consentito di risparmiare 2,3 kg di peso. Sulla nuova generazione di Niro, pertanto, la retromarcia avviene esclusivamente ad opera del motore elettrico, eliminando così le emissioni allo scarico durante le manovre.

La variante full electric, infine, monta un pacco batterie da 64,8 kWh ed è in grado di erogare una potenza massima pari a 203 CV (150 Kw), con 255 Nm di coppia massima, 167 Km/h di velocità massima e uno 0-100 Km/h da 7,8 secondi. L'autonomia, in questo caso, sempre secondo il ciclo di omologazione WLTP è pari a 463 Km. Questa variante richiede 43 minuti per caricare dal 10 all'80% la propria batteria, se ad essere utilizzato è un caricabatterie di tipo rapido in corrente continua. Sulla nuova Niro è presente, peraltro, il sistema di condizionamento del pacco batterie, così da assicurare a quest'ultimo la temperatura migliore e i più bassi tempi di ricarica possibili. Un sistema che è in grado di funzionare in maniera previsionale, attraverso il sistema GPS, qualora il conducente imposti come destinazione del proprio navigatore una colonnina di ricarica. 

La green zone in cui viaggiare (autonomamente) in elettrico

Equipaggiata con tutta la tecnologia necessaria a una guida autonoma di livello 2 (ormai imprescindibile), la Niro 2022 è dotata, inoltre, di indicatori di direzione "intelligenti", capaci di attivare la funzione Junction Turning e - su Niro EV - la funzione Junction Crossing, in grado di riconoscere l’arrivo di un altro veicolo dalla direzione opposta. Nel caso in cui il sistema emetta un avviso sonoro e il conducente non intervenga, il sistema azionerà automaticamente i freni per evitare il potenziale impatto. La telecamera frontale di Niro e il sistema di navigazione integrato operano congiuntamente per visualizzare il limite di velocità vigente sulla strada che si sta percorrendo. Il sistema Intelligent Speed Limit Assist (ISLA) visualizzerà la velocità di marcia e proietterà un avviso visivo in caso di superamento del limite. Altre funzioni ADAS sono state introdotte per tutelare la sicurezza, tra cui Lane Keeping Assist (LKA), Lane Following Assist (LFA), Highway Driving Assist (HDA), Driver Attention Warning (DAW), High Beam Assist (HBA), Navigazione basato sullo Smart Cruise Control-Curve (NSCC-C), Blind-Spot Collision-Avoidance Assist (BCA), Rear View Monitor (RVM) e Rear Cross-Traffic Collision-Avoidance Assist (RCCA).

Per i parcheggi in spazi angusti è presente il Remote Smart Parking Assist (RSPA) che consente di scendere dal veicolo prima del termine delle manovre. L'auto concluderà, così, autonomamente le fasi di manovra, muovendosi in linea retta, avanti e indietro, servendosi delle telecamere surround e dei sensori a ultrasuoni. Quando invece si effettua il parcheggio in modo convenzionale, i sistemi Reverse Parking Collision-Avoidance Assist (PCA-R) e Front/Rear Parking Distance Warning (PDW-F/R) aiutano a percepire le esatte distanze. Una volta parcheggiato, si può contare sul Safe Exit Assist (SEA) che avverte l’eventuale sopraggiungere di un veicolo quando si sta per scendere, arrivando ad attivare il blocco elettronico delle portiere per i bambini impendendo loro l’uscita nel caso il sistema abbia avvertito un pericolo.

Interessante per le versioni ibrida e ibrida plug-in è, inoltre, la possibilità di utilizzare una nuova modalità che KIA chiama Green Zone. In sostanza, selezionando questa modalità di guida, la vettura è in grado di riconoscere, tramite il sistema GPS, se si trovi vicino a scuole o ospedali o strade in cui è comunque necessario o opportuno procedere soltanto mediante l'utilizzo del motore elettrico. L’auto disattiva, così, automaticamente - naturalmente ove ci sia disponibilità di energia - il motore termico, per procedere soltanto in modalità zero emission. Da notare che lo stesso proprietario può impostare quali siano le Green Zone in cui la vettura è chiamata ad effettuare questo switch.

Come su EV6, infine, anche sulla nuova Niro (nella sola versione EV) è presente il sistema Vehicle-to-load (o V2L). Grazie ad esso, è possibile sfruttare la vettura per caricare oggetti elettrici esterni ad essa, con sistemi che assicurano fino a 220V di potenza all'interno dell'abitacolo e 3 kW al suo esterno.

Quindi com'è?

Al netto delle impressioni di guida, che naturalmente non è stato possibile ricavare in occasione di questo unveiling, di certo la nuova Niro si pone come uno dei più seri competitor nell'agguerrito segmento dei C-SUV. Dalla sua, innanzitutto, un look che riesce ad essere allo stesso tempo molto personale ma a tratti anche rassicurante, pur se fortemente orientato - come accennato in apertura - ad un approccio orientale al tema del design. A ciò si aggiunge un ventaglio di motorizzazioni che, per il momento, pare riuscire ad assecondare molte esigenze, senza con ciò perdersi nei meandri di una differenziazione che talvolta è causa soprattutto di disorientamento nell'utente, piuttosto che di una effettiva maggior possibilità di scelta. Ottimi, poi, gli interventi effettuati all'interno dell'abitacolo, un aspetto che è sempre più determinanete e sempre più influente sulle scelte in fase di acquisto. Ne vedremo un sacco per strada? Difficile a dirsi, in questo momento. Aspettiamo di conoscere prezzi e disponibilità per farci un'idea più precisa anche di questo aspetto. Voi cosa ne pensate? Fatecelo sapere nei commenti qui sotto e sui nostri canali social!

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