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La Renault Austral si aggiorna e, anche se a prima vista potrebbe sembrare solo un leggero restyling, in realtà rappresenta molto di più: è il simbolo di una trasformazione profonda all’interno della strategia Renault. Non è solo questione di dettagli estetici, ma di un’identità che si fa sempre più matura, raffinata e vicina al mondo premium.
Il C-Suv della Losanga, lanciato nel 2022, entra ora nella seconda metà del suo ciclo di vita con una rinnovata voglia di distinguersi e con una lunghezza che cresce di 2 cm (ora di 4,53 metri). E lo fa con piccole ma significative modifiche che parlano il linguaggio della modernità, della precisione e – perché no – anche un po’ dell’orgoglio europeo. La novità più evidente? Il frontale. La Austral 2025 adotta il nuovo logo Renault, il “Nouvel’R”, inserito in una calandra completamente ridisegnata che integra i piccoli loghi della Losanga. Via le forme a diamante, largo a linee più orizzontali e geometriche, che si ispirano al design avveniristico della Rafale, la nuova ammiraglia del brand.
Anche la firma luminosa cambia: abbandona le luci a forma di “C” che per anni hanno caratterizzato i modelli Renault e introduce un nuovo disegno a LED più verticale e tecnico, che hanno una forma di semi-losanga. Il risultato è un look più maturo, più “europeo” e decisamente più ricercato. E sì, l'effetto Cupra si fa sentire: Luca De Meo, ex numero uno di Seat e mente dietro il rilancio del brand spagnolo, sta lasciando un’impronta ben riconoscibile anche in Renault.
Non è un caso che oggi Renault appaia così diversa da com’era solo pochi anni fa. Il merito – o la responsabilità, a seconda dei punti di vista – è in gran parte di Luca De Meo, CEO del gruppo Renault dal 2020. Dopo aver rilanciato Seat e creato dal nulla il marchio Cupra, De Meo ha portato a Boulogne-Billancourt una visione chiara: trasformare Renault in un brand più solido, più emozionale e con un’identità europea forte, capace di competere ad armi pari con i marchi generalisti più affermati e anche con alcuni premium accessibili.
Renault sta cercando di scrollarsi di dosso l’etichetta di marchio "popolare e funzionale" per abbracciare una nuova immagine fatta di design audace, tecnologia avanzata e storytelling forte. L'approccio è simile a quello che ha trasformato Cupra da una semplice versione sportiva di Seat a un marchio autonomo, riconoscibile e desiderabile.
Questo cambiamento si percepisce in tutto: nel nuovo logo “Nouvel’R”, nelle grafiche più sofisticate, nelle scelte cromatiche (più mature, meno giovanilistiche), nei materiali degli interni e perfino nel modo in cui le vetture vengono presentate. Anche il linguaggio di comunicazione è cambiato: oggi Renault parla a chi cerca stile, personalità, e vuole distinguersi. E lo fa con modelli che puntano sull’effetto wow, come Rafale, Scenic E-Tech e R5, ciascuno con una forte identità visiva e una narrazione ben definita.
Con De Meo al timone, Renault non si limita più a inseguire la concorrenza: vuole creare tendenza, proporre visioni, ridefinire cosa può essere una marca generalista nell’era della transizione elettrica e digitale. L’Austral restyling è solo uno dei tanti tasselli di questo piano: più affilata, più matura, più “fighetta” se vogliamo – ma con coerenza e direzione. Non c’è improvvisazione: dietro ogni scelta si percepisce una strategia che mira a rendere Renault più desiderabile senza snaturarne l’anima.
Tuttavia, nonostante il design più ricercato e una brand awareness più conosciuta dal pubblico, ci sono anche degli aspetti negativi. Il primo tra tutti è l'aumento dei prezzi delle varie vetture e, se una volta le auto di Renault erano un po' alla portata di tutti, il compito di questa fascia di acquirenti è ormai passata al marchio Dacia, che propone delle vetture che puntano tutto sull'essenzialità, ma soprattutto con una proposta tra motorizzazioni e prezzi particolarmente interessante.
Non è una novità che Luca De Meo abbia portato il marchio Renault fino a questo punto, ma rispetto al lavoro svolto all'interno di Seat/Cupra - dove l'obiettivo era quello di dare una figura ben precisa di Cupra, portandola quindi ad un aspetto più sportivo e con un target di clienti ben preciso - , il marchio Renault potrebbe allo stesso tempo finire in un girone che non sia affar suo.
Il perchè? Cupra, da parte sua, è stata creata da un foglio bianco, con tutto il know-how proveniente da Seat-Sport, ma per quanto riguarda Renault, il foglio è già scritto da una storia ben conosciuta e del tutto diversa dal marchio spagnolo. Infatti, se Dacia rimane nelle sue consolidate radici di marchio robusto, essenziale ed economico, Renault è ad un passo per arrivare oltre il confine con Alpine (tra l'altro, per farvi capire quanto sia sottile la linea di confine, già da qualche anno troviamo su tutte le vetture l'allestimento Alpine).
In tutto ciò, giusto per essere ancor più chiaro, non dico che potremmo aspettarci una Renault A110, ma parlo solo ed esclusivamente di come si sta posizionando il marchio all'interno del Gruppo. Sia come viene percepita dal cliente - consapevole, forse, di trovare delle vetture più costose rispetto ad una volta e, quindi, cercare altrove (magari andando da Dacia, ed è forse anche questo uno degli obiettivi) - sia per quanto riguarda il design più raffinato.
Luca De Meo sta, quindi, spingendo Renault verso una nuova direzione, dove il design ha un ruolo centrale, dove il brand non vuole più essere semplicemente “popolare”, ma aspirazionale. Lo abbiamo visto con Rafale e Scenic E-Tech, lo vedremo anche con la nuova R5 elettrica: il passato Renault viene reinterpretato in chiave moderna e premium.
La vernice Bleu Nocturne, ereditata dalla Rafale, debutta anche su Austral, donandole un’aria più sofisticata e profonda. Anche i cerchi in lega cambiano, ora più scolpiti e tridimensionali, mentre nella versione top di gamma Esprit Alpine troviamo finiture nere lucide e dettagli sportivi che strizzano l’occhio a chi cerca un SUV con carattere, senza rinunciare all’eleganza. Inoltre, nella parte inferiore delle fiancate sono presenti delle lame orizzontali, utili soprattutto per proteggere la carrozzeria dalla ghiaia.
Al posteriore, invece, sono presenti nuovi gruppi ottici che si ispirano al tangram (un puzzle cinese) e, complessivamente, il design della parte superiore e centrale del portellone è più elegante rispetto all'attuale modello presente sul mercato. Per migliorare l'insonorizzazione, Renault ha leggermente modificato il design degli specchietti nella parte inferiore, diminuendo così di 2 decibel il rumore interno. Il tutto viene accompagnato da cerchi più eleganti, ora disponibili da una grandezza di 18" per l'allestimento d'ingresso (prima erano da 17") e fino a 20".
Dentro, la nuova Austral resta fedele all’impostazione già apprezzata dal pubblico: plancia digitale con il sistema OpenR Link, frutto della collaborazione con Google, che si conferma uno dei più intuitivi e avanzati del mercato. Ma arrivano anche delle novità: i sedili sono ora equipaggiati da un supporto laterale, la leva del cambio è stata modificata per non confondersi con quella del tergicristallo e, soprattutto, viene introdotta la nuova funzione del riconoscimento del conducente.
Quest'ultima funzione, permette così di impostare con un proprio account tutte le preferenze mentre si guida e, non appena ci si siede al volante, la camera integrata nel montante sinistro riuscirà a riconoscere il conducente e impostare le sue preferenze (inizialmente, dev'essere impostata tramite l'infotainment e successivamente sarà tutto automatico). Inoltre, per quanto riguarda i dati, Renault ci ha fatto sapere che tutti i dati facciali vengono salvati solo esclusivamente all'interno dell'auto e, quindi, non vengono inviati ad un server esterno.
Sotto il cofano, la gamma motori resta invariata: il full hybrid da 200 CV (composto dal 3 cilindri turbo benzina da 1,2 litri e due motori elettrici, di cui uno da 50 kW e 205 Nm che da moto alle ruote ed è alimentato da una batteria da 2 kWh) che continua a essere il protagonista assoluto, affiancato dal mild hybrid da 160 CV (composto da un motore turbo benzina 4 cilindri da 1,3 litri a iniezione diretta, assistito da un alternatore/ motorino di avviamento e una batteria agli ioni di litio da 12V, con trasmissione CVT).
Tuttavia, ci sono delle novità sotto la carrozzeria per migliorare l'insonorizzazione, che comprendono:
Su strada, abbiamo avuto in prova la motorizzazione Full Hybrid da 200 Cv e, come l'attuale modello presente sul mercato, si conferma il comfort del C-Suv che abbiamo già imparato a conoscere un paio di anni fa, grazie soprattutto all'utilizzo dei nuovi ammortizzatori e dei nuovi bump stop. Tuttavia, in situazioni di appoggio e in accellerazione (in modalità sport), la vettura ha un comportamento un po' insolito con l'ESC: una delle ruote anteriori inzia a perdere aderenza e, contemporaneamente, si crea una situazione di rollio (capita in situazioni rare, soprattutto quando si cerca di avere particolare fretta).
L'ibrido Full Hybrid si conferma molto efficiente e, nei 300 km percorsi intorno a Barcellona (tra colline, autostrada a 120 km/h e extraurbano), siamo riusciti a raggiungere un risultato pari a 5,9 l/100 km. Inoltre, come anticipato, tutti i piccoli accorgimenti per migliorare l'insonorizzazione, portano ad un comfort acustico migliore, soprattutto alle alte velocità.
Nonostante l'ibrido molto efficiente, rimane un po' di amaro in bocca per quanto riguarda la scelta delle motorizzazioni. Infatti, purtroppo, non è presente la motorizzazione Full Hybrid con il 1,6 L (più efficiente e meno rumoroso del tre cilindri presente su Austral), ma soprattutto non è presente il nuovo powertrain - sempre Full Hybrid - con il 1,8 L aspirato, già disponibile all'interno del Gruppo Renault su Dacia Bigster e in arrivo anche su Captur e Symbioz, il quale è meno rumoroso anche del 1,6 L e soprattutto più efficiente (circa il 6%, soprattutto alle andature autostradali).
Infine, per quanto riguarda i prezzi, Renault ha annunciato che il listino sarà in linea con l'attuale modello, circa 35.000 euro per la motorizzazione Mild Hybrid. Per gli ordini, invece, la nuova Austral sarà disponibile dal 5 giugno.