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La Opel Mokka GSe è una vecchia conoscenza, almeno per chi segue da vicino le strategie del gruppo Stellantis. Condivide infatti piattaforma, impostazione tecnica e una buona parte della meccanica con modelli come Abarth 600e e Alfa Romeo Junior Veloce, due interpretazioni molto diverse della stessa base tecnologica. La GSe, però, sceglie una strada più sobria: non cerca di rivoluzionare l’estetica della Mokka tradizionale e, anzi, preferisce mantenere un profilo discreto, quasi sottotraccia. A prima vista potrebbe sembrare una normale versione ben accessoriata, perché gli interventi stilistici si limitano a dettagli mirati — qualche accento in giallo, il tetto nero di serie, la possibilità del cofano in contrasto — che non stravolgono il design originale. È solo guardando un po’ più da vicino che si intuisce il cambio di passo: sotto quella carrozzeria così familiare si nasconde infatti una reinterpretazione più sportiva e tecnica del modello, pensata per dare alla Mokka una personalità del tutto diversa da quella delle varianti meno potenti.
Il comportamento dinamico è ciò che contraddistingue davvero questa versione. Non si tratta di una Mokka Electric “con più cavalli”, ma di un progetto rivisto in maniera mirata per offrire una guida più precisa e coinvolgente. L’assetto è stato abbassato di un centimetro, le molle irrigidite in maniera significativa, sia all’anteriore, sia al posteriore e la barra posteriore è completamente nuova, con una rigidezza molto superiore rispetto al modello di partenza.
Il risultato è un corpo vettura più piatto, più reattivo e capace di comunicare di più. A completare l’insieme c’è un differenziale meccanico Torsen, lo stesso che abbiamo imparato ad apprezzare su Abarth e Alfa Romeo, che gestisce la coppia in maniera incisiva sia in accelerazione sia in frenata. Anche lo sterzo è stato riprogettato con un rapporto più diretto, mentre i cerchi da 20 pollici, abbinati a pneumatici ad alte prestazioni (la vettura in prova montava Michelin Pilot Sport EV, sviluppati per le vetture 100% elettriche), contribuiscono alla precisione dell’avantreno.
La meccanica rimane quella note già sulla Mokka Electric, ma in questa configurazione viene sfruttata con una personalità completamente diversa. Il motore sincrono eroga 281 CV e 345 Nm di coppia, permettendo alla GSe di scattare da 0 a 100 km/h in 5,9 secondi e di raggiungere una velocità massima di 200 km/h.
La batteria da 54 kWh consente un’autonomia fino a 324 km nel ciclo WLTP, un valore che scende drasticamente se si sfrutta appieno la modalità Sport: non è un limite del powertrain, ma una naturale conseguenza del carattere del modello, chiaramente orientato alle prestazioni.
Su strada, la Mokka GSe sorprende più di quanto le sue proporzioni possano suggerire. Nonostante le forme da B-Suv e un peso non trascurabile (1.672 kg), il lavoro fatto sull’assetto la rende diretta, comunicativa e insolitamente vivace per un’elettrica di questo segmento.
L’avantreno mordente, la capacità del differenziale di “tirare” la vettura dentro la curva e il controllo dei movimenti della carrozzeria restituiscono un feeling che permette di "sentire" la strada in maniera più naturale, con lo sterzo che è consistente e sincero. Tuttavia, anche in modalità Sport, la frenata rimane un po' spugnosa e l'ESC risulta sempre un po' troppo invadente, non lasciando pienamente libero il guidatore di controllare la vettura come meglio desideri.
All’interno si fanno notare i sedili sportivi in Alcantara (ben sagomati, ma non estremi): uno degli elementi meglio riusciti del progetto, capaci di trattenere nei tratti più guidati, pur restando comodi anche nei lunghi trasferimenti. Le cuciture gialle e il volante appiattito completano un ambiente che mantiene la praticità della Mokka tradizionale ma con un tono più grintoso.
Naturalmente non è tutto perfetto. Il bagagliaio rimane inferiore alla media della categoria (310 litri) e, come detto, se si guida con un certo ritmo, l’autonomia si riduce drasticamente. Non è una sportiva convenzionale, né la più appariscente. Ma in un segmento sempre più popolato da B-Suv, la GSe riesce nella cosa più difficile farsi apprezzare nella guida di tutti i giorni, esprimendo una personalità precisa e distinguibile.
Capitolo prezzo. La somma richiesta per mettersi una Mokka GSe, in Italia, è pari a 47.300 euro. Una cifra decisamente importante, anche e soprattutto alla luce di limiti strutturali derivanti da questo tipo di architettura. Certo, la quotidianità è il suo forte, ma non appena si decide di oltrepassare quella soglia (ad esempio un weekend in montagna, con annessa guida - sportiva - su strada extra urbana), i limiti imposti in termini di autonomia emergono in tutta la loro evidenza. A chi si rivolge, dunque, questa variante? Molto probabilmente a chi possiede anche (almeno) un'altra vettura e si rivolge a Opel per un acquisto meno razionale, più emozionale, ricercando in questa GSe un oggetto con cui divertirsi nel quotidiano, senza dare troppo nell'occhio. Per quanti abbiano altre esigenze, meglio guardare altrove, magari proprio all'interno dello stesso Gruppo.