Parasole parabrezza: 2 motivi per usarlo

Parasole parabrezza: 2 motivi per usarlo
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Costa pochi euro, ma può prevenire un sacco di problemi. Ecco perché
19 giugno 2017

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Con l'arrivo dell'estate chiunque abbia un'automobile può sperimentare quanto possa diventare caldo l'abitacolo se la si lascia parcheggiata al sole per qualche ora. C'è però un accessorio che costa davvero pochi euro ed è facilmente reperibile: il parasole da applicare sul parabrezza

Prima di acquistarlo è bene fare attenzione a due cose: la prima è la misura, che deve essere quanto più possibile pari a quella del parabrezza; la seconda è che il parasole sia del tipo riflettente, perché la superficie argentata, riflettendo i raggi solari, isola maggiormente l'abitacolo rispetto a quelli colorati o in cartone. Per fortuna quelli in commercio sono ormai quasi tutti così.

Ecco dunque perché usare un parasole da parabrezza:

  1. Può prevenire i colpi di calore. Tutti sanno quanto sia fastidioso entrare in un abitacolo rovente, ma non tutti sanno che può essere anche estremamente pericoloso. Durante l'estate la temperatura all'interno di un'auto può arrivare infatti fino a 60° C. E' dunque buona norma aprire gli sportelli per far arieggiare l'abitacolo, azionando il condizionatore prima di partire nei casi di caldo più estremo. Se non lo si fa, magari per la fretta di ripartire, si rischia il colpo di calore, tecnicamente detto ipertermia. Con e senza il parasole la differenza di temperatura può arrivare anche a 20° C.

  2. Protegge gli interni. Il calore è nemico dell'auto, sempre. Per cui, quando non si trova un parcheggio all'ombra, un parasole da pochi euro può aiutare a prevenire ingenti danni ai vari componenti in materie plastiche che compongono l'abitacolo e alle colle impiegate per assemblarli. Lo stesso discorso vale anche per i componenti elettronici e soprattutto per sedili e rivestimenti in pelle, che perdendo l'idratazione per via delle alte temperature possono maggiormente essere soggetti a screpolature.

 

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