Pirateria stradale: superati i numeri del 2010

Pirateria stradale: superati i numeri del 2010
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L'Osservatorio il Centauro dell'Asaps (Associazione sostenitori Polstrada) aveva registrato nel 2010 585 gravi episodi con 98 morti e 746 feriti in tema di pirateria stradale. Numeri purtroppo già superati a questo punto del 2011, con 644 episodi di ‘pirateria stradale’ 99 morti e 759 feriti
11 ottobre 2011

In tutto il 2010, l'Osservatorio il Centauro dell'Asaps (Associazione sostenitori Polstrada) aveva registrato 585 gravi episodi con 98 morti e 746 feriti in tema di pirateria stradale.

«Purtroppo questo reato, il più bieco e grave di quelli della strada, sembra in ulteriore imbarazzante espansione», anticipa il Presidente dell'Asaps, Giordano Biserni: «Alla prima settimana di ottobre l'Osservatorio ha già registrato numeri che superano quelli di tutto il 2010. Ad oggi le piraterie gravi registrate sono ben 644, le vittime mortali sono già 99 e i feriti sono 759.»

437 'piraterie' (67,9%) sono avvenute di giorno e 207 (32,1%) di notte. I pirati sono stati identificati e quindi arrestati o denunciati dalle forze di polizia in 417 episodi (il 65% dei casi). Ma se si restringe il calcolo alle piraterie mortali o gravi, si sale al 73%: come dire, spiega l'Asaps, «che la pirateria è un reato che tre volte su quattro porta alla galera (o almeno alla condanna). In effetti dal 2008 ad oggi siamo a quasi 400 vittime mortali per pirateria sulle strade.

Oltre un centinaio di piraterie mortali sono connesse ad alcol e droga. Non ci è dato di sapere quanti di questi conducenti siano in carcere o abbiano pagato il conto con la giustizia con pene scontate. Una pagina che potrebbe essere scritta in modo diverso con l'introduzione dell'ipotesi di Omicidio stradale.»

I casi di ebbrezza accertata da alcol o droga nel 2011 sono stati 90, pari al 22% del pirati individuati. «Ma attenzione - sottolinea Biserni - quando il pirata viene identificato a distanza di molte ore o giorni, la verifica dell'alcolemia non é più possibile.

L'Asaps calcola che almeno il 40% dei pirati sia in rapporto di confidenza con alcol e droga. Molti conducenti scappano per paura di perdere la patente o i punti della licenza di guida. Sale però vistosamente la percentuale delle fughe di automobilisti che non risultano assicurati o hanno un falso tagliando assicurativo, condizione registrata nell'8% dei casi con pirata individuato, ma è stato possibile raccogliere questo tipo di informazione solo per una parte inferiore al 50% dei conducenti coinvolti. E' facile quindi ritenere che la percentuale delle 'scoperture assicurative' sia abbondantemente a doppia cifra.»

Il 24% dei pirati individuati è straniero. Anche il 9% delle vittime (sul complessivo dei morti e dei feriti) è costituito da forestieri. Sale a quasi il 10% la quota delle donne pirata: solo nel 2008 la percentuale delle 'bandane rosa' era di poco superiore al 5%. L'11% delle vittime sono anziani 'over 65', e sempre un 11% si conta fra i bambini. Ovviamente le vittime più numerose della pirateria stradale sono i pedoni, 53 sul totale di 99 vittime, e i ciclisti, che sono 13.

«Insomma - commenta Biserni - un quadro complessivo poco rassicurante, testimoniato dagli ultimi episodi, compresa l'uccisone della ragazza americana in Toscana, anche se il quadro complessivo della sinistrosità stradale è invece ancora positivo, con una tendenziale diminuzione degli incidenti e delle vittime anche per il 2011.»

Fonte: Ansa
 

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