Pirati in strada: sono ancora tanti

Pirati in strada: sono ancora tanti
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Alfonso Rago
  • di Alfonso Rago
Malgrado le restrizioni alla mobilità per la pandemia, resta alto il numero di incidenti stradali con omesso soccorso
  • Alfonso Rago
  • di Alfonso Rago
11 marzo 2021

Cosa trasforma un incidente stradale qualsiasi in un atto di pirateria stradale?

L’allontanarsi dal luogo del sinistro da parte di chi l’ha provocato, senza fermarsi a prestare soccorso agli altri veicoli coinvolti e senza preoccuparsi delle conseguenze del proprio atto si configura come un reato penale; eppure neanche la prospettiva di andare incontro a pesanti sanzioni è sufficiente ad estirpare una pianta velenosa che trasforma le strada in una giungla.

I dati relativi agli incidenti classificati come pirateria stradali sono analizzati dall’Osservatorio Asaps, (Associazione Sostenitori ed Amici della Polizia Stradale): nel 2020, secondo i calcoli, si sono verificati 892 eventi con omissione di soccorso, in calo del 21% rispetto al 2019 quando ne furono registrati 1.129, con 92 decessi e 1.037 persone ferite; nel 2019 i morti in conseguenza di tali sinistri erano stati 115 e 1.3335 i feriti, quindi con decrementi in linea con il dato serale, rispettivamente del 20% e del 22%.

Malgrado la riduzione numerica, non ci sono molti motivi per essere allegri: il dato va ovviamente analizzato alla luce dei tanti mesi di lockdown del 2020, con una drastica riduzione della mobilità sul tutto il territorio nazionale, e al  maggiore controllo del territorio da parte delle forze di polizia.

Secondo i dati Asaps, l’89% dei sinistri si verica di giorno e 11% di notte, e questo malgrado il coprifuoco in vigore dalle 22 alle 05 del mattino.

Allontanarsi dal luogo dell’incidente sperando di farla franca non è detto che sia sempre una buona idea: nel 53% dei casi, il pirata viene individuato dalle forze di polizia, dato che sale oltre il 74% nei casi delle piraterie mortali. 

Il maggior numero di fughe con omissione di soccorso anche nel 2020 si è verificato in Lombardia con 149 episodi con morti o lesioni gravi; seguono Campania con 108, Emilia Romagna con 89, Lazio con 77, Sicilia con 73, Puglia con 63 e Toscana 48.

Le vittime sono spesso appartenenti alle categorie degli utenti deboli della strada: nel 2020, i ciclisti falciati sono stati 12 e 159 i feriti, i pedoni deceduti 50 e feriti 327; 3, infine, i bambini vittime della pirateria stradale. 

La pirateria stradale è un reato soprattutto maschile, visto che le donne colpevoli sono state 59, il 12,5%; nel 16,7% dei casi accertati, alla guida erano persone positive ad alcol o droga la percentuale, mentre i guidatori stranieri responsabili del grave comportamento sono al 13,6% del totale.

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