Ponte Morandi Genova: altri cinque viadotti a rischio

Ponte Morandi Genova: altri cinque viadotti a rischio
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Dieci indagati in un'indagine connessa al crollo del Ponte Morandi: report delle condizioni di cinque viadotti a rischio modificati per mascherarne le reali condizioni
31 gennaio 2019

Avevano redatto report edulcorati per far apparire le condizioni di alcuni viadotti migliori di quanto fossero effettivamente: dieci tra tecnici e dirigenti di Aspi e Spea, società addetta al monitoraggio per conto di Autostrade, sono indagati per falso in procedimento connesso ai controlli sugli altri cinque viadotti in stato critico. Sono il Paolillo, in Puglia; il Moro, vicino a Pescara; e Pecetti, Sei Luci e Gargassa in Liguria.

L'inchiesta, collegata al crollo del Ponte Morandi di Genova, ha portato alla perquisizione e all'acquisizione di documentazione nelle sedi di Autostrade, Spea e negli uffici dell'Utsa (ufficio tecnico sicurezza autostrade), a Genova, Milano, Bologna, Firenze e Bari. Il nuovo blitz - una settimana fa la Gdf aveva perquisito le sedi a Genova, Milano e Firenze - riguarda altri 5 ponti e viadotti che sarebbero in condizioni di rischio. 

Tra gli indagati ci sono il direttore tecnico di Spea, Massimiliano Giacobbi, già sotto inchiesta per i crollo del ponte Morandi; Gianni Marrone, direttore del Tronco di Bari di Autostrade per l'Italia; e il dirigente tecnico di Alhambra, Angelo Salcuni. Gli altri nove indagati sono dipendenti di Spea. 

Dopo la scoperta dei report modificati, sono scattate le ispezioni ai cinque viadotti coinvolti da parte del Ministero delle Infrastrutture. «Sono già state fatte fra novembre e dicembre - ha spiegato, lo riporta il Corriere della Sera - l ministro Danilo Toninelli -. I miei tecnici hanno intimato al concessionario, Autostrade per l’ Italia, di intervenire subito per le limitazioni di traffico e la messa in sicurezza. Lo abbiamo sempre detto: le concessioni sono sbilanciate a favore dei privati».

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