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Il Cipess (Comitato interministeriale per la programmazione economica e lo sviluppo sostenibile) ha approvato ufficialmente il progetto definitivo del Ponte sullo Stretto di Messina, segnando un passaggio chiave in quello che il ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini ha definito “un’opera che non ha precedenti al mondo”.
Con l’approvazione del progetto e della relativa documentazione tecnica trasmessa dal Ministero, il dossier si avvia ora verso l'ultima verifica formale da parte della Corte dei Conti. Se non ci saranno intoppi, i cantieri potrebbero partire tra settembre e ottobre, includendo anche le prime procedure di esproprio.
Il ministro non ha nascosto la propria soddisfazione, parlando di un’infrastruttura che "sarà un acceleratore di sviluppo" per il Mezzogiorno e ricordando i benefici in termini di tempi e occupazione. Il Ponte permetterà di ridurre i tempi di attraversamento ferroviario da 2-3 ore a 15 minuti, mentre per i mezzi su gomma il passaggio potrà scendere a 10 minuti, contro gli attuali 70-100.
Sul fronte occupazionale si stimano fino a 120 mila unità di lavoro, dirette e indirette, durante il corso dei lavori. I risparmi complessivi per il sistema Paese, secondo Salvini, ammonteranno a 23 miliardi di euro.
"Finalmente – ha detto – siamo arrivati a un progetto definitivo con copertura economica garantita. È un momento storico. E siamo pronti a contrastare qualsiasi tentativo di infiltrazione mafiosa".
Come prevedibile, il via libera ha riacceso il confronto politico. Giorgia Meloni ha parlato di “opera strategica per lo sviluppo della Nazione”, mentre il presidente della Regione Sicilia, Renato Schifani, ha definito la giornata una “svolta storica per il Sud”.
Di segno opposto i commenti delle opposizioni. Angelo Bonelli (AVS), da sempre critico verso l’opera, l’ha definita "il più grande spreco di denaro pubblico mai visto in Italia", lamentando la mancanza di investimenti in infrastrutture realmente utili per i cittadini di Sicilia e Calabria, come reti ferroviarie, acqua potabile e trasporti locali.
Anche diversi comitati locali, in particolare quelli contrari al ponte o rappresentanti degli espropriati, stanno già pianificando manifestazioni di protesta. Alcuni amministratori locali, pur senza un’opposizione netta, esprimono preoccupazioni per l’impatto sul territorio.
Il sottosegretario Alessandro Morelli ha indicato in 13,5 miliardi di euro il costo totale dell’opera, ma Bonelli ha rilanciato parlando di 14,6 miliardi, sottolineando le incognite su eventuali costi aggiuntivi.
Nel frattempo, la società Stretto di Messina, responsabile della realizzazione, ha firmato oggi con il contraente Eurolink l’Atto Aggiuntivo al Contratto per un valore di 10,6 miliardi di euro. Il documento entrerà in vigore dopo la pubblicazione della delibera Cipess in Gazzetta Ufficiale, attesa entro la fine dell’estate. Per Eurolink, si tratta di un segnale chiaro: “Il Ponte sullo Stretto di Messina entra ufficialmente nella fase operativa”.