Ponte sullo Stretto di Messina: via libera al progetto definitivo, cantieri pronti entro settembre

Ponte sullo Stretto di Messina: via libera al progetto definitivo, cantieri pronti entro settembre
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Il Cda della società Stretto di Messina approva il progetto definitivo. Salvini: “Obiettivo aprire i cantieri entro fine estate”. Investimento da 13,5 miliardi di euro già coperto.
31 luglio 2025

Il Consiglio di Amministrazione della società Stretto di Messina ha approvato il progetto definitivo, segnando un passo decisivo verso l’avvio dei lavori. Ora si attende solo il via libera formale del CIPESS – il Comitato interministeriale per la programmazione economica e lo sviluppo sostenibile – e il passaggio successivo alla Corte dei Conti per l’approvazione finale.

Il ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini, presente alla riunione del Cda, si è detto fiducioso: “L’obiettivo è aprire i cantieri entro la fine di settembre”, ha dichiarato. Il valore complessivo dell’investimento per la realizzazione del ponte resta confermato a 13,5 miliardi di euro, come precisato dalla società Stretto di Messina. Le risorse sono già disponibili: a coprire i costi saranno la Legge di Bilancio 2025 e l’aumento di capitale sottoscritto nel 2023.

Il progetto, che nei mesi scorsi ha subito aggiustamenti e aggiornamenti con tutti i soggetti affidatari coinvolti, si prepara quindi a passare dalle carte ai cantieri. Si tratta di un’opera che promette ricadute economiche significative, con la creazione di migliaia di nuovi posti di lavoro e un impatto diretto sullo sviluppo del Mezzogiorno.

Un tema centrale, in vista dell’avvio dei lavori, è quello degli espropri. Con l’approvazione del CIPESS, scatterà anche la dichiarazione di pubblica utilità dell’opera, necessaria per procedere con le acquisizioni delle aree interessate. La società ha chiarito che si agirà “con gradualità e massima attenzione nei confronti degli espropriandi”.

Salvini ha voluto rassicurare i cittadini coinvolti, specificando che “in questo caso, gli indennizzi saranno superiori rispetto ad altre opere infrastrutturali”. Una scelta, secondo il ministro, che punta a favorire un clima di maggiore collaborazione e ridurre al minimo i conflitti.

Dopo anni di discussioni, polemiche e annunci rimasti sulla carta, il progetto del ponte sullo Stretto torna sotto i riflettori in maniera concreta. Per il Governo, rappresenta un simbolo di sviluppo e connessione nazionale; per i critici, resta un’opera controversa in termini di impatto ambientale, costi e priorità.

 

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