Porsche, Bentley e Audi bloccate: componenti fatte in Cina con il lavoro forzato

Porsche, Bentley e Audi bloccate: componenti fatte in Cina con il lavoro forzato
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Simone Lelli
  • di Simone Lelli
Sequestrate migliaia di auto di lusso in USA: parti vietate per lavoro forzato in Cina. Volkswagen indaga e rischia terminazioni contrattuali
  • Simone Lelli
  • di Simone Lelli
16 febbraio 2024

Negli Stati Uniti, Porsche, Bentley e Audi, marchi di lusso appartenenti al colosso automobilistico Volkswagen Group, stanno affrontando una crisi senza precedenti. Migliaia di veicoli di alto livello sono stati bloccati dalle autorità statunitensi a causa della scoperta di componenti che violano le leggi contro il lavoro forzato in Cina.

La Financial Times ha riportato che le auto, di proprietà del gruppo tedesco, sono coinvolte in un'indagine riguardo a parti importate con sospetto coinvolgimento di lavoro forzato dalla Cina occidentale, in particolare dalla regione del Xinjiang. Questa azione è stata presa in conformità con la Uyghur Forced Labor Prevention Act (UFLPA) degli Stati Uniti, che vieta l'importazione di beni provenienti da tale regione presumendo che siano stati prodotti con lavoro forzato.

Le autorità statunitensi hanno impiegato misure drastiche, trattenendo diverse migliaia di veicoli Audi, oltre 1.000 Porsche e diverse centinaia di Bentley. Questo sequestro è il risultato di un'indagine che ha rivelato che alcune parti cruciali di questi veicoli sono state fabbricate con violazioni delle leggi sul lavoro forzato.

Il colosso automobilistico ha dichiarato di non essere stato consapevole dell'origine controversa di tali parti, provenienti da un fornitore indiretto. Tuttavia, Volkswagen ha subito segnalato alle autorità statunitensi non appena è stato informato che le parti incriminate provenivano dalla Cina occidentale.

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