Porsche torna al termico: in arrivo nel 2028 il nuovo SUV a benzina ed ibrido. Ma arriverà anche in Europa?

Porsche torna al termico: in arrivo nel 2028 il nuovo SUV a benzina ed ibrido. Ma arriverà anche in Europa?
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Dopo l’addio al Macan termico in Europa, Porsche cambia strategia: nel 2028 arriverà un nuovo SUV compatto a benzina e ibrido, sviluppato in tempi record
5 agosto 2025

Dopo l’addio nel 2024 alla Macan a benzina in Europa e il lancio della versione elettrica – accolta con più freddezza del previsto – la Casa di Zuffenhausen ha annunciato ufficialmente lo sviluppo di un nuovo SUV compatto con motorizzazioni termiche e ibride

La conferma è arrivata il 30 luglio durante la presentazione dei risultati finanziari semestrali: Oliver Blume, CEO di Porsche, ha parlato apertamente della necessità di adattarsi a un mercato mondiale che viaggia a velocità molto diverse. In Europa, il Macan termico è stato ritirato nel luglio 2024 per l’incompatibilità con le nuove normative di sicurezza GSR2. Ma nel resto del mondo, soprattutto in Nord America, continua a vendere: basti pensare che nel 2024 ben il 78% dei Macan immatricolati era ancora a combustione interna.

Un progetto accelerato (e basato su Audi)

Il nuovo SUV – che non si chiamerà più Macan, nome ormai riservato esclusivamente alla versione elettrica – sarà sviluppato in tempi record. La base tecnica sarà la piattaforma Premium Platform Combustion (PPC) del Gruppo Volkswagen, la stessa utilizzata dalla nuova generazione di Audi Q5, con cui condividerà molte soluzioni strutturali. Tuttavia, Porsche promette un design e una dinamica “tipicamente Porsche”, con un’identità ben distinta dal Q5 e anche dal Macan EV.

I prototipi sono già stati avvistati durante i test invernali nel Nord Europa e il progetto è in fase avanzata. Resta però da chiarire un dettaglio tecnico importante: al momento non è stato specificato se il nuovo SUV adotterà solo una mild hybrid o anche una versione plug-in hybrid, ma è quasi certo che entrambe le soluzioni verranno considerate per massimizzare la flessibilità.

La decisione di tornare a investire nel termico riflette anche una fase complicata per Porsche. I conti non sorridono: nel secondo trimestre 2025 l’utile operativo è calato a 245 milioni di euro, complice anche l’introduzione di dazi del 15% negli Stati Uniti – primo mercato per il marchio – che hanno eroso i margini. In parallelo, Porsche continua a lavorare all’ampliamento della sua gamma elettrica: il Cayenne EV arriverà nel 2026 e sarà venduto insieme alle versioni a benzina e ibride.

Il nuovo SUV compatto, quindi, servirà a rafforzare la presenza del marchio nelle regioni meno propense all’elettrico e a diversificare l’offerta in un contesto normativo e commerciale sempre più complesso. Ma resta un interrogativo centrale: tornerà anche in Europa?

Per ora, nulla è stato confermato. Ma se l'elettrico continuerà a non decollare, e se altri costruttori seguiranno la stessa traiettoria, non è escluso che – magari con una variante plug-in – Porsche possa rimettere piede sul mercato europeo anche con modelli termici.

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