PSA: Dongfeng e Stato pronti a rilevare alcune quote azionarie

PSA: Dongfeng e Stato pronti a rilevare alcune quote azionarie
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L'Eliseo e la cinese Dongfeng sarebbero pronti a rilevare alcune quote del Gruppo PSA Peugeot-Citroen che rimarrà comunque un costruttore francese
21 gennaio 2014

Il Gruppo PSA Peugeot-Citroen ha chiuso il 2013 con un calo delle immatricolazioni del 4,9% e avvia il 2014 con l'iter per l'aumento di capitale da 3 miliardi di cui si è discusso in una recente riunione del board.

Passaggio di proprietà di alcune quote

Una ricapitalizzazione necessaria per ripristinare il ritmo di crescita delle vendite. L'accordo, in discussione da settimane secondo la stampa d'Oltralpe, dovrebbe portare la famiglia primo azionista dall'attuale 25,4% al 14% e vedere l'ingresso dello Stato e dei cinesi di Dongfeng con una quota del 14% ciascuno attraverso un aumento riservato per un ammontare pari a circa la metà della ricapitalizzazione, ovvero per un investimento da 1,5 miliardi.

Complessivamente Parigi e Pechino deterranno poco meno del 30% del capitale, anche se in questo modo verrebbero soddisfatti anche i desideri del Governo francese, che ancora ieri aveva assicurato il mantenimento in mani transalpine del Gruppo grazie alla presenza del socio storico.

La posizione della famiglia

Non appare ancora chiara, però, proprio la posizione della famiglia, con Thierry Peugeot, Presidente del Consiglio di Sorveglianza e azionista di spicco della società, meno convinto dell'ingresso della mano pubblica e dei cinesi, mentre suo cugino Robert (Presidente della holding Fpp) è aperto alla soluzione che si va definendo e vuole premere sull'acceleratore per vedere conclusa questa iniezione di liquidità entro la metà di febbraio.

L'accordo dovrebbe portare la famiglia, primo azionista, dall'attuale 25,4% al 14% e vedere l'ingresso dello Stato e dei cinesi di Dongfeng con una quota del 14% ciascuno per un investimento da 1,5 miliardi


La collaborazione con il Gruppo cinese, che è già operativa a livello tecnico e produttivo in alcune fabbriche in Francia, sfocerà quindi a breve in una partnership finanziaria anche se l'ingresso di Pechino non dovrebbe compromettere la presenza nazionale.

Il Governo francese infatti «farà di tutto, userà la sua influenza per assicurare che Peugeot-Citroen resti un produttore di auto francese» ha dichiarato il Ministro delle Finanze, Pierre Moscovici mentre il suo collega all'Industria, Arnaud Montebourg confermava che il Governo ha incontrato l'esecutivo cinese e i vertici di Dongfeng per approfondire il dossier.

La rimonta dell'ultimo trimestre 2013 lascia spazio all'ottimismo

Il Gruppo archivia intanto l'anno 2013 con 2,8 milioni di consegne e un recupero nell'ultimo trimestre, con un progresso delle vendite del 4,1%. Una inversione di tendenza che lascia spazio all'ottimismo per il futuro.

Fonte: Ansa

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