Questa Ferrari è come una scultura d'autore: Sergio Scaglietti

Questa Ferrari è come una scultura d'autore: Sergio Scaglietti
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C’è chi arreda il salotto con un quadro di Botero, chi con un tappeto persiano annodato a mano. E poi c’è chi, con una sensibilità al bello e un portafogli ben fornito, sceglie di metterci… una Ferrari
9 luglio 2025

No, non un modellino da collezione. E nemmeno una vera auto da parcheggiare in garage. Parliamo di una scultura a grandezza ridotta che incarna tutta l’anima del Cavallino rampante. Una creazione artistica e meccanica che rende omaggio a una delle auto più iconiche mai costruite: la Ferrari 250 Testa Rossa del 1957.

Si chiama Ferrari Testa Rossa J Sculpture ed è stata realizzata dagli inglesi di Hedley Studios in soli 19 esemplari numerati, esattamente come quelli prodotti all’epoca dalla leggendaria carrozzeria Scaglietti, che Enzo Ferrari considerava il suo braccio destro quando si trattava di dare forma ai sogni a quattro ruote. Non a caso, questa scultura porta nel DNA non solo la forma, ma anche lo spirito dell’originale.

Lunga oltre tre metri, alta appena 70 centimetri, realizzata interamente a mano in alluminio, è un tributo all’eccellenza artigianale. Le cinghie in cuoio cucite a mano, i dettagli originali Ferrari, e persino i fari funzionanti sembrano pronti a illuminare la Mulsanne di Le Mans. Una creazione che va ben oltre l’oggetto di design: è un pezzo da museo, concepito per chi considera l’automobile non solo un mezzo, ma una forma d’arte.

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Non un’auto, ma un’idea

Volevamo catturare l’anima dell’originale. Questa scultura è un omaggio all’eccellenza automobilistica e all’eleganza senza tempo”, ha dichiarato Ben Hedley, fondatore dello studio. E infatti, più che un’auto da guidare, questa Ferrari è un’idea di stile, una visione, un gesto culturale. In un mondo dove tutto è funzionale, e spesso effimero, Hedley Studios ha scelto di rendere eterno un mito.

Il prezzo di questo sogno? Si parte da circa 90.000 dollari, ma come ogni opera d’arte, la personalizzazione non ha limiti. Chi la desidera sa già che non si misura il valore con la calcolatrice. Si tratta di un’auto da salotto, letteralmente: pensata per un ambiente con marmo a terra, non con olio da motore. Un oggetto inutile, certo. Ma profondamente, meravigliosamente inutile. Come tutte le opere d’arte.

Questa scultura porta con sé l’eco del genio di Sergio Scaglietti, il maestro carrozziere che negli anni '50 e '60 trasformava i sogni di Maranello in realtà su ruote. L’influenza della sua mano si sente ancora oggi, tra curve sensuali e proporzioni perfette. Una Ferrari come questa non si guida: si contempla. 

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