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Dopo un quinquennio segnato da una profonda ristrutturazione, una visione chiara sulla transizione elettrica e il rilancio di modelli iconici, Luca De Meo ha deciso di abbandonare non solo la Losanga, ma l’intero mondo dell’auto. Ora il gruppo francese si trova ad affrontare una sfida non banale: trovare un successore all’altezza, capace di guidare Renault in una delle fasi più complesse della sua storia recente.
In prima linea ci sono alcuni dirigenti già all'interno del gruppo, figure che conoscono bene la macchina Renault e potrebbero garantire una certa continuità strategica. Il nome più accreditato è quello di Denis Le Vot, oggi CEO di Dacia e responsabile della supply chain del gruppo. Il successo ottenuto con il marchio low-cost, divenuto profittevole e centrale nella strategia del gruppo, lo rende un profilo forte e credibile.
Seguono Fabrice Cambolive, attuale numero uno del brand Renault, e François Provost, responsabile degli approvvigionamenti, delle partnership e degli affari pubblici. Entrambi vantano una profonda esperienza internazionale, ma secondo molti osservatori interni, Le Vot avrebbe una marcia in più.
Oltre ai nomi interni, si affacciano candidati esterni di peso, provenienti da altri grandi gruppi automobilistici. Uno di questi è Maxime Picat, oggi responsabile acquisti di Stellantis, con un passato in PSA e già candidato alla successione di Carlos Tavares nel gruppo italo-francese. La sua esperienza potrebbe rappresentare un valore aggiunto per una Renault che guarda sempre più al consolidamento industriale europeo.
Altro nome di rilievo è Jérémie Papin, attualmente CFO di Nissan. Il manager francese era in lizza per la guida del costruttore giapponese – poi assegnata al messicano Ivan Espinosa – e potrebbe ora diventare un outsider credibile per la guida di Renault, con cui la Casa nipponica condivide ancora legami strategici.
Non mancano, come sempre in queste fasi, le ipotesi più ardite, spesso ai limiti del verosimile. Qualcuno ha addirittura evocato il nome di Carlos Tavares, ma il manager portoghese fu allontanato da Renault nel 2013 per volere dell’allora CEO Carlos Ghosn, e i suoi rapporti con la politica e i sindacati francesi restano tutt’altro che idilliaci. Inoltre, Tavares ha recentemente dichiarato di non voler guidare un altro costruttore dopo Stellantis.
C’è anche chi parla di un ritorno a sorpresa di Wayne Griffiths, ex CEO di Seat e successore proprio di De Meo ai tempi del gruppo Volkswagen. Dopo aver lasciato la guida del marchio spagnolo il 31 marzo scorso, qualcuno ipotizza una nuova "staffetta" con De Meo, stavolta in casa Renault. Ma al momento si tratta solo di indiscrezioni.