Renault taglia 15.000 posti di lavoro nel mondo
Renault annuncia il taglio di circa 15.000 posti di lavoro nel mondo, di cui 4.600 nella sola Francia: si tratta di una misura volta a mitigare la crisi finanziaria del gruppo, acuita dalla pandemia di COVID-19. Gli esuberi fanno parte di un piano triennale di risparmi da 2 miliardi di euro, un progetto che il CEO ad interim, Clotilde Delbos, definisce «vitale» nella nota diffusa alla stampa. «Le difficoltà incontrate dal gruppo, la grande crisi attraversata del settore automotive e l'urgenza della transizione ecologica sono gli imperativi che inducono la società ad accelerare la sua trasformazioni», spiegano dalla casa della Losanga.
Il piano di forte riduzione dei costi pensato da Renault prevede un miglioramento dell'efficienza e una contrazione delle spese di impiantistica per 800 milioni di euro; l'ottimizzazione della produzione, per un risparmio di circa 650 milioni di euro, con la revisione della capacità produttiva globale da 4 milioni di veicoli nel 2019 a 3,3 milioni nel 2024; e una maggiore efficienza delle funzioni di supporto, per 700 milioni. Il costo stimato per la realizzazione del piano messo a punto da Renault è di 1,2 miliardi di euro. «In un contesto fatto di incertezze e complessità, questo progetto è vitale per garantire una performance solida e duratura», spiega Delbos, che a luglio lascerà la carica di CEO occupata ad interim finora all'italiano Luca De Meo.
