Rivian: l'elettrico fa scintille (ma non quelle giuste)

Rivian: l'elettrico fa scintille (ma non quelle giuste)
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L'azienda americana si unisce a GM e Volkswagen nella ritirata strategica dal mercato elettrico, dopo la fine degli incentivi federali
5 settembre 2025

La startup dell'Illinois riduce il personale commerciale mentre riconverte la fabbrica per il nuovo crossover R2, più economico e accessibile. Una mossa che riflette le difficoltà dell'intero settore elettrico americano, alle prese con la fine dei crediti d'imposta federali e una domanda in calo nel quarto trimestre.

Il mondo delle auto elettriche americane sta attraversando un momento particolarmente delicato, e Rivian ne è l'esempio più lampante con una decisione che sa tanto di "riorganizzazione strategica" quanto di necessità impellente. La startup dell'Illinois ha annunciato il taglio di circa 200 posti di lavoro, principalmente nel team commerciale, mentre procede con la riconversione del suo stabilimento di Normal per la produzione del nuovo crossover R2, destinato a conquistare il mercato con un prezzo più accessibile rispetto ai modelli attuali.

La mossa, che rappresenta meno dell'1,5% della forza lavoro totale di 14.861 dipendenti secondo il rapporto del secondo trimestre, arriva in un momento in cui l'intera industria automotive elettrica si prepara a fare i conti con la fine dei generosi incentivi federali, terminati il 30 settembre scorso.

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Il domino elettrico: quando anche i giganti fanno marcia indietro

Rivian non è certamente sola in questa strategia di ridimensionamento e cautela che sta caratterizzando il settore elettrico americano in questo delicato periodo di transizione post-incentivi. General Motors, nonostante abbia registrato vendite record nel segmento EV durante il terzo trimestre, ha deciso paradossalmente di sospendere la produzione elettrica nel suo impianto strategico di Spring Hill, Tennessee, per le settimane del 6 ottobre, 24 novembre e per tutto il mese di dicembre, mettendo temporaneamente in pausa la produzione dei crossover elettrici premium Cadillac Lyriq e del nuovo Vistiq.

Anche il colosso tedesco Volkswagen ha seguito la stessa strada conservativa, rallentando significativamente la produzione elettrica nel suo stabilimento di Chattanooga e mettendo in congedo temporaneo 160 dipendenti a partire dalla fine di ottobre, giustificando pubblicamente la decisione come un allineamento strategico e necessario tra volumi produttivi e domanda di mercato reale per il crossover ID4.

Questa sincronizzazione quasi coreografica nel rallentamento produttivo non è affatto casuale: l'intero settore si aspetta realisticamente un crollo delle vendite EV nel quarto trimestre, dopo il boom artificiale del terzo trimestre quando i consumatori americani si sono letteralmente affrettati ad approfittare del credito d'imposta federale di 7.500 dollari prima della sua definitiva scadenza, creando una bolla di domanda destinata inevitabilmente a sgonfiarsi.

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