Rivoluzione per l'esame della patente, Da Gennaio 2022

Rivoluzione per l'esame della patente, Da Gennaio 2022
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  • di Automoto.it
Cambiano le modalità: meno tempo e meno domande per i futuri guidatori
  • di Automoto.it
13 dicembre 2021

Esame ridotto in termine di tempo, venti minuti invece che trenta, con a disposizione meno domande rispetto al passato, trenta invece di quaranta. Rimane invariata la percentuale dell’10%, corrispondente al numero massimo di errori concessi per l’idoneità dell’esame, che da quattro scendono a tre.

La piccola rivoluzione sugli esami di teoria per il conseguimento delle patenti A1, A2, A, B1, B e BE, più precisamente, le patenti A1 (età minima 16 anni), A2 (età minima 18 anni) e A (età minima 20 anni se si è titolari della patente A2 da 2 anni, 21 anni per la guida dei tricicli, 24 anni). Cambia l’esame anche per le categorie B1 (età minima 16 anni), B (età minima 18 anni) e BE (età minima 18 anni). 

Nelle prossime settimane entrerà in vigore, quando la direzione generale della Motorizzazione civile, entro l’8 gennaio 2022, adotterà uno specifico decreto dirigenziale che disciplinerà, nella pratica, la novità disposta dal decreto del ministero delle Infrastrutture e delle mobilità sostenibili. Pubblicata la scorsa settimana sulla Gazzetta Ufficiale.

La motivazione, ha spinto il ministro Enrico Giovannini ad accogliere tale provvedimento è la permanente situazione di criticità che ha deteriorato gran parte delle sedi della Motorizzazione civile, esplosa con l’arrivo della pandemia.

La necessità di occupare al 50% le aule informatizzate in cui si sostengono gli esami e di sanificare le postazioni dopo ogni sessione "ha determinato un considerevole numero di pratiche arretrate", come si legge nelle premesse del decreto. Dato che  è necessario "snellire e velocizzare le procedure degli esami di teoria", invece di predisporre nuove aule, assumere personale e allungare gli orari di apertura al pubblico degli uffici della motorizzazione, si adotta la soluzione più semplice e meno costosa.

Non è stato confermato da fonti certe invece il progetto del riconoscimento facciale, sempre per garantire lo “snellimento complessivo” e la ”velocizzazione delle procedure”. Tale operazione di aggiornamento servirebbe al fine di consentire ai candidati l’accesso all’aula di esame. Prevede l’esecuzione automatizzata, tramite software di riconoscimento facciale, dell’attività di identificazione degli stessi per il tramite di parametri biometrici".

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