De Vita: «Rotonde? Non si è ancora capito come costruirle e percorrerle»

De Vita: «Rotonde? Non si è ancora capito come costruirle e percorrerle»
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Enrico De Vita
  • di Enrico De Vita
Sembra incredibile ma in Italia sono in molti a non aver ancora capito come si deve affrontare una rotonda. I comuni intanto, infischiandosene delle normative europee, costruiscono rotatorie a dir poco bizzarre...
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15 gennaio 2015

Quello delle rotonde rimane un tema caldo nel nostro Paese. Ormai è da anni che le rotatorie si diffondono a macchia di leopardo in Italia eppure c'è ancora chi non ha ben chiaro come si devono percorrere e a chi spetta la precedenza, per non parlare poi delle frecce, che in corrispondenza delle rotonde non vengono azionate praticamente da nessuno. Come se non bastasse poi ci si mettono anche i Comuni che, infischiandosene delle normative europee, costruiscono rotonde a dir poco bizzarre, pericolose ed inefficienti.

 

Sull'argomento è intervenuto il nostro editorialista Enrico De Vita a Isoradio, intervistato da Elena Carbonari.

 

Ancora oggi c'è chi non sa come affrontare una rotonda in maniera corretta. Chiariamolo una volta per tutte, cosa dice il Codice della Strada?
«Sembra incredibile, ma ci sono ancora molti automobilisti e motociclisti che non hanno capito come affrontare una rotatoria nella maniera correta. Il Codice della Strade dice semplicemente che le rotonde danno la precedenza a chi circola al loro interno. Questo significa che chi entra in rotonda deve sempre dare la precedenza a tutti coloro che stanno già percorrendo la rotatoria».

enrico de vita isoradio
Il nostro editorialista Enrico De Vita è intervenuto a Isoradio sul tema rotonde. Nella foto apertura una assurda rotonda realizzata intorno ad un palo. Da notore i segnali di obbligo di svolta a destra completamente sbagliati in presenza di una rotonda (gli unici ammissibili sono quelli di obbligo passaggio a destra con la freccia verso il basso)

 

Perché in Italia, a proposito di rotonde, si parla di una situazione “anomala”?
«Moltissimi comuni italiani, incentivati anche dall'Unione Europea, che presta parecchi soldi alle amministrazioni, stanno costruendo un'infinità di rotonde, anche a sproposito e spesso inutili o addirittura pericolose per chi viaggia in auto o in moto».

 

Come dovrebbero essere costruite le rotonde e come sono invece quelle italiane?
«L'assurdità più frequente è quella di veder spuntare come funghi rotonde con diametro piccolo, a volte ridicolo. Diametri che risultano di gran lunga inferiori a quelli stabiliti dalle normative internazionali, che obbligano a non scendere sotto i 20 metri di larghezza. E in Germania non si può scendere addirittura sotto un diametro di 23 metri. In Italia invece abbiamo rotonde assurde, larghe anche solo 5 metri. Per non parlare di quelle ancora più bizzarre con diametro da 1 metro! Nel nostro Paese si possono vedere rotonde allestite intorno ad un palo della luce. Vengono installati quattro guard rail di plastica intorno ed ecco spuntare una nuova mini-rotonda».

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Un tipico esempio di mini-rotonda

 

Le rotonde sono veramente utili?
«Se si rispetta un diametro minimo di 20 metri le rotonde portano sicuramente benefici per la sicurezza e la gestione del traffico».

 

Ma le mini-rotonde non sono l'unico tranello...
«Oltre alle “rotatorie in miniatura” le amministrazioni comunali italiane fanno un altro grave errore. Spesso costruiscono infatti rotonde con strade tangenti, pratica espressamente vietata dalle norme internazionali, che invece richiedono di far rallentare chi entra fino a fargli assumere la stessa velocità di chi circola all'interno. Solo in questo modo si obbliga chi entra nella rotonda a frenare fino a raggiungere la velocità media di chi si trova all'interno della rotatoria, limitando il pericolo in caso di potenziale collisione».

Nel nostro Paese si possono vedere rotonde allestite intorno ad un palo della luce

 

Perché le rotonde con tangenti sono così pericolose?
«In Italia fioccano le rotonde con tangenti. Ma anche gli incroci con nel mezzo rotonde di un metro, più simili ad una pizza che ad una rotatoria, costituiscono un grave pericolo per la circolazione. Infatti, si lascia che tutti i veicoli provenienti dalle quattro le strade possano percorrere questa “non-rotonda” ad alta velocità, senza rallentare nemmeno di un km all'ora. Se la rotonda è piccola diventa difficile capire chi la sta percorrendo in senso rotatorio, a chi e come dare la precedenza, perché i veicoli che impengano l'incrocio lo attraversano in un batter d'occhio».

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Le rotonde-pizza creano grossi problemi in modo particolare ai mezzi pesanti

 

E poi in Italia nessuno utilizza più le frecce, specialmente in rotonda...
«Sì, è vero. L'altro grande problema legato alle mini-rotonde è causato proprio dalla sparizione degli indicatori di direzione. Automobilisti e motociclisti, infatti, hanno dimenticato l'utilizzo delle “frecce”, obbligatorie per il codice ma desuete per gli automobilisti, tanto da diventare un optional. Così a occhio direi che almeno nove automobilisti su dieci non utilizza le frecce all'interno delle rotonde».

 

Perché è così importante utilizzare le frecce in rotonda?
«Se la precedenza spetta sempre a chi è già nella rotatoria, la mancanza della freccia complica la situazione perchè l'incrocio diventa una situazione ove la precedenza spetterebbe a chi viene da destra. Ma la norma vieta di dare precedenza a chi si appresta a entrare in una rotatoria, perchè deve essere sempre e solo di chi si trova all'interno. Per ultimo, il panorama viene complicato da quei Comuni che riconoscono la precedenza a chi percorre la rotatoria, tranne che per una direzione privilegiata, per esempiop per una direzione utilizzata dai mezzi pubblici, o da un assessore. A Segrate per esempio c'è una rotonda che dà precedenza agli autobus che procedono diritti. Questo è il massimo della incongruenza perché non può avere la precedenza al tempo stesso chi è all'interno e chi si appresta ad entrare in rotonda.».

Le rotonde devono essere perfettamente circolari perché solo in questo modo si possono assegnare a tutti gli stessi diritti e gli stessi doveri

 

Perché non possono esistere rotonde con forme diverse da quella circolare? In Italia se ne vedono così tante...
«Le rotonde devono essere perfettamente circolari perché solo in questo modo si possono assegnare a tutti gli stessi diritti e gli stessi doveri. Non solo ma la forma a cerchio è l'unica che garantisce la percorrenza con velocità costante e con angoli di sterzo fissi (in modo da non muovere il volante e non corere il pericolo di urtarsi). In caso contrario – rotonde bislunghe, a rombo, a pera, a fagiolo e di tutte le forme possibili – siamo di fronte a qualcosa di anacronistico e non riconoscibile, quindi, se ognuno poi se le costruisce come vuole, diventa anche inutile fare norme generali estese a tutto il territorio nazionale.»

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Una "non rotonda" realizzata in mezzo ad un incrocio con barriere in plastica

 

Di chi è la colpa di questa situazione a dir poco caotica?
«Tutto questo – mini-rotonde, rotonde tangenti dove nessuno rallenta e utilizzo delle frecce pressoché inesistente unito a segnali di precedenza ambigui e fuori legge – causa incidenti frequenti nei quali nessuno riconosce il torto. La colpa è prima di tutto del legislatore che in Italia non ha imposto un diametro minimo per la costruzione di rotonde».

 

 

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