Saab Sonett

Saab Sonett
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La sportiva venuta dal freddo...
31 ottobre 2006

Le vendite di Saab sono tornate a crescere, complice la recentissima 9-3 Sport Hatch, ma in GM non possono accontentarsi: un marchio "premium" come quello svedese può e deve fare di più, anche perchè il mercato ha dimostrato di saper accogliere in modo addirittura entusiasta nuovi modelli in questo segmento, purchè naturalmente possano vantare un adeguato corredo di design, tecnologia e innovazione.
Qualità, guarda caso, per le quali saab ha saputo conquistarsi un posto al sole nella storia dell'automobile e moltissimi fan.

Così, in attesa di scoprire cosa ci riserva il futuro per il marschio svedese, perchè non ispirarsi al passato? Magari per riproporre una sportiva sfiziosa capace di far girare le teste dei passanti...
Del resto saab ha già prodotto qualcosa del genere, addirittura mezzo secolo fa: la mitica Sonett.
Per i lettori più giovani - e per quelli più appassionati - abbiamo pensato bene di rievocare la storia di questa spettacolare sportiva a due posti: buona lettura!

Tutto ha inizio nel 1956...
Presentata al Salone dell’Automobile di Stoccolma del 1956 e l’anno successivo a quello di New York, Saab Sonett I “Super Sport” era stata originariamente progettata per partecipare a competizioni automobilistiche, cosa che in effetti non avvenne mai per via del cambio dei regolamenti sportivi internazionali. Per questo motivo la Casa svedese costruì solo 6 esemplari della prima generazione Sonett, tutti ancora esistenti.
Sfruttando le conoscenze Saab aeronautiche dell’epoca, Sonett aveva un telaio in alluminio scatolato e rivettato sul quale poggiava una carrozzeria in fibra di vetro. Il motore era la versione “spinta” da 57,5 CV del 3 cilindri a 2 tempi di 750 cc della berlina Saab 93. Gli organi di trasmissione erano stati invece “rovesciati” (il propulsore era dietro al cambio). La trazione era sempre sulle ruote anteriori. Il motore a 2 tempi era stato ruotato in senso opposto a quello delle berline Saab dell’epoca per lasciare spazio alla diversa sistemazione del cambio.

 

Presentato nel 1967, il modello Sonett II rappresentava una seconda e molto più ambiziosa incursione Saab nel mondo delle sportive a 2 posti. Destinata essenzialmente al mercato nordamericano, Sonett II aveva un temperamento molto sportivo, come dimostra l’adozione del motore a 2 tempi con 3 carburatori della berlina Saab 96 che aveva trionfato al Rallye di Monte Carlo. La carrozzeria in fibra di vetro era montata su un telaio in lamiere d’acciaio con roll-bar integrato. La parte anteriore era realizzata in un pezzo unico e poteva essere sollevata completamente per mezzo di cerniere per facilitare l’accesso al motore, al cambio ed alle sospensioni anteriori. Raggiungeva i 100 km/h con partenza da fermo in 12.5 secondi e superava i 160 km/h.
Dopo averne prodotto in due anni 258 esemplari con il motore a due tempi che si era imposto a Monte Carlo, Saab propose una seconda edizione di Sonett II dotata di un più potente motore V4 a quattro tempi, riconoscibile esternamente per il rialzo ricavato su cofano motore per accogliere un propulsore più alto. Più potente e più veloce, questa seconda edizione di Saab Sonett II fu prodotta in 1.868 esemplari nel corso di tre anni.

La terza generazione di Saab Sonett fu presentata nel 1970 al Salone dell’Automobile di New York ed era molto differente dal modello precedente. Il motore V4 era stato potenziato per compensare le maggiori dimensioni ed il peso superiore del nuovo modello.
Sonett III aveva beneficiato per l’estetica del contributo del carrozziere italiano Sergio Coggiola, che intervenne in particolare sul frontale, sulla coda e sugli interni della vettura. Nella parte posteriore Sonett III aveva, ad esempio, un nuovo lunotto sollevabile, che permetteva di accedere facilmente al bagagliaio, mentre in quella anteriore spiccavano i fari a scomparsa azionati da un sistema manuale. Su richiesta dei concessionari e dei clienti americani furono aggiunti il condizionatore ed il selettore del cambio sul pavimento.
Nel 1974 apparve l’ultima edizione di Saab Sonett con cui la produzione complessiva di questo modello arrivò a 10.236 esemplari. L’ultima Sonett costruita nello stabilimento svedese di Arlöv era di colore giallo ed oggi si trova a Trollhättan, nei pressi di Goteborg, sulla costa occidentale della Svezia, nel museo della Casa automobilistica scandinava del gruppo General Motors.

Un pensiero al futuro
Fino a qui la storia, ma... il futuro? Lo diciamo subito, per evitare equivoci: quanto segue non ha fondamenti concreti (almeno a quanto ci risulta), è solo un appello da appassionati, eppure l'occasione per far rivivere la Sonett non è mai stata tanto concreta. In GM infatti hanno una base eccezionale già pronta, quella della Pontiac Solstice\Opel GT. Perchè dunque non ricavarne una coupè compatta e aggressiva capace di far rivivere gli anni ruggenti della Sonett?

Da Moto.it

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