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Il 21 luglio 2025 sarà ricordato come una data storica per il porto di Livorno. È il giorno in cui la “Xi’an”, nave del colosso cinese BYD (Build Your Dreams), ha attraccato per la prima volta alla Sponda Est del terminal Cilp, scaricando ben 2.350 auto elettriche: uno sbarco record per lo scalo labronico e un segnale potente del cambiamento in atto nel settore della mobilità e nella logistica portuale.
La “Xi’an”, lunga 219 metri e larga 37, è una delle più grandi navi ro-ro (roll-on/roll-off) al mondo e può trasportare oltre 9.000 veicoli. Partita da Shenzhen, in Cina, ha seguito una rotta europea passando per il Canale di Suez con tappe previste anche in Spagna, Regno Unito e Belgio. Per Livorno, si tratta della prima toccata diretta di una nave BYD – che è anche armatore delle proprie imbarcazioni – e di un investimento simbolico che guarda al futuro. Mai prima d’ora erano state scaricate così tante auto in un’unica operazione nel porto toscano: di solito, i carichi record si fermavano tra 1.000 e 1.500 veicoli.
Con oltre 10.800 immatricolazioni in Italia da inizio anno (+12,8% rispetto al mese precedente), ha conquistato una quota di mercato dell’1,7%, segnando una crescita netta rispetto al 2024. Tra i modelli sbarcati a Livorno ci sono la compatta Dolphin Surf, la SUV Atto 3, la sportiva Frigate 07 e la più spaziosa Song L.
In particolare, la Dolphin Surf – city car 100% elettrica – sta già registrando oltre 1.200 ordini a pochi mesi dal lancio in Italia, confermandosi come una delle novità più interessanti nel panorama dell’elettrico urbano.
Lo sbarco BYD apre nuove prospettive anche per l’economia e l’occupazione locale. Livorno si conferma scalo strategico per il traffico ro-ro e punta a consolidare la propria posizione nel mercato delle auto nuove. I grandi piazzali disponibili – tra porto, retroporto “Faldo” e Interporto “Amerigo Vespucci” – possono assorbire volumi importanti. Ma sarà decisiva la rapidità della movimentazione per garantire rotazioni frequenti e nuove accostate BYD.
A livello infrastrutturale, Livorno è già pronta. Le banchine possono ospitare navi giganti come la “Xi’an”, e la futura Darsena Europa, prevista per il 2030, amplierà ulteriormente la capacità operativa dello scalo.
Nel frattempo, proseguono i lavori di elettrificazione delle banchine (cold ironing), cofinanziati dal PNRR: un progetto che coinvolge anche i porti di Piombino e Portoferraio. A Livorno sono stati già scavati i cavidotti e sono in costruzione le cabine di conversione che permetteranno alle navi ormeggiate di spegnere i motori e collegarsi alla rete elettrica terrestre, riducendo rumore ed emissioni.