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La prima metà di stagione è andata in archivio e la Formula 1 si prepara ad affrontare gli ultimi due appuntamenti – Belgio e Ungheria – prima della pausa estiva, momento in cui si inizieranno a tirare le prime somme. Il bilancio di Lewis Hamilton è tutt’altro che positivo: non è andata come sperava quando ha firmato con la Ferrari. Ma secondo Jenson Button, rivedere il sette volte campione del mondo al massimo della forma è “solamente questione di tempo”.
Quando il #44 ha deciso di lasciare il porto sicuro della Mercedes, costruito in dodici anni, si aspettava di trovare una situazione decisamente migliore in Ferrari. Le prestazioni in pista parlano chiaro: la SF-25 è nata sotto una buona stella, con un potenziale evidente, ma frenato da alcuni problemi. Il primo riguarda la gestione della piattaforma e della conseguente altezza da terra, una sensibilità che dovrebbe essere mitigata dalla nuova sospensione posteriore testata al Mugello e attesa a Spa-Francorchamps. Il secondo, invece, sarebbe un problema all’idroguida, che non garantirebbe il giusto supporto ai piloti – soprattutto in qualifica – quando serve il massimo feeling con la monoposto.
“Un problema cronico nel Q3”, lo ha definito Charles Leclerc, e la sua analisi è stata confermata anche da Hamilton. Per il britannico il deficit è ancora più penalizzante, perché – a differenza del monegasco – è ancora in fase di ambientamento a Maranello. La difficoltà di adattamento a queste monoposto ad effetto suolo si riflette nei risultati: sesto in classifica piloti, 16 punti dietro Leclerc, e ancora a secco di podi. L’unico acuto è arrivato nella Sprint in Cina, dove ha vinto il sabato, salvo poi essere squalificato la domenica per l’eccessiva usura del pattino sotto la vettura.
A commentare le recenti prestazioni di Hamilton è stato un suo ex compagno di squadra in McLaren, ora prossimo al ritiro dal WEC. “Ti aspetti sempre che Lewis sia davanti, alla pari col compagno di squadra, se non meglio. Ma quest’anno non l’abbiamo visto”, ha dichiarato Jenson Button. “È sempre difficile cambiare squadra, ma passare a un team non britannico lo è ancora di più. La Ferrari è una squadra italiana, e Lewis non ha mai vissuto un’esperienza simile, nemmeno ai tempi del karting. Il suo compagno parla la lingua, è perfettamente integrato: è una situazione complicata”.
Button, però, ha voluto sottolineare che per Hamilton non è ancora detta l’ultima parola e che l’ottavo titolo mondiale – il primo in rosso – resta un obiettivo possibile. “Se c’è qualcuno che può essere competitivo con quella macchina, affrontando un cambio come il suo, è Lewis. È questione di tempo, ma capisco che possa diventare frustrante non riuscire a sfruttare al massimo la vettura”. “Ho corso con lui per tre anni. Il talento e la naturale abilità che ha sono incredibili. A volte faticava in prova, arrivava in qualifica e pensavo: 'Bene, stavolta lo batto'. E invece, bang, tirava fuori un giro dal nulla. Non so da dove gli uscisse. Il suo talento è estremo, e non so se qualcuno riuscirà mai a battere i suoi record”.
Button ha però riconosciuto che oggi c’è un altro talento cristallino in griglia: Max Verstappen. “Sì, penso che sia il pilota di Formula 1 più completo che ci sia mai stato. Lo so, non ha vinto tanti titoli quanto Lewis – che considero comunque uno dei migliori di sempre – ma Max riesce a fare con una macchina cose che, secondo me, nessun altro è in grado di fare”. Parlando anche di altri talenti emergenti, Button ha aggiunto: “Penso che Lando [Norris] e Oscar [Piastri] siano entrambi lì davanti. Hanno personalità diverse: Lando può essere il suo peggior nemico, è incredibilmente veloce ma tende a rimuginare sugli errori. Oscar, invece, è più equilibrato. Vuole solo guidare forte, e lo fa bene”.
Verstappen, attualmente terzo in classifica piloti con oltre 60 punti di distacco da Oscar Piastri e Lando Norris, è anche al centro di voci di mercato che lo vorrebbero in Mercedes, commentate anche dallo stesso Button, visto anche il caos in Red Bull. Un segnale, forse, che la seconda metà di stagione sarà ancora tutta da scrivere.