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Manca sempre meno alla fatidica prova del nove. La Formula 1 è pronta a tornare in pista dopo due settimane di pausa, affrontando gli ultimi due appuntamenti prima della pausa estiva. La Ferrari, nel frattempo, ha sfruttato questo breve break per affinare la nuova sospensione posteriore, pronta al debutto ufficiale nel Gran Premio del Belgio.
La scorsa settimana la Rossa è scesa in pista per una due giorni di test al Mugello. Tra il TPC con Antonio Fuoco, Antonio Giovinazzi e Zhou Guanyu a bordo della SF-23, Charles Leclerc e Lewis Hamilton si sono invece divisi i 200 km concessi per il filming day con la SF-25. La monoposto guidata dai due titolari, però, non era la stessa vista quasi tre settimane fa a Silverstone: sulla vettura è stata infatti introdotta la tanto attesa – e chiacchierata – sospensione posteriore.
Fin dall’inizio della stagione, la monoposto della Scuderia ha mostrato difficoltà nella gestione della piattaforma, soprattutto in relazione alla sensibilità all’altezza da terra. Un limite che ha condizionato le prestazioni di Hamilton e Leclerc, costretti a viaggiare con assetti meno bassi e, di conseguenza, con minori livelli di carico aerodinamico. A Maranello, parallelamente allo sviluppo della vettura del 2026 – la prima con il nuovo regolamento tecnico – si è quindi lavorato per trovare una soluzione concreta. È nato così un pacchetto di aggiornamenti sostanzioso, che ha richiesto diverse fasi di test per essere deliberato nel rispetto dei parametri tecnici e delle aspettative prestazionali.
Il primo passo è stato compiuto al Red Bull Ring, con l’introduzione di un nuovo fondo e di un nuovo estrattore posteriore, entrambi funzionali alla futura sospensione. A Silverstone, poi, la Ferrari ha preferito raccogliere ulteriori dati in pista per valutare più a fondo il comportamento aerodinamico degli aggiornamenti. In un contesto reso ancor più complesso dal regolamento tecnico 2026, è infatti fondamentale centellinare le ore disponibili in galleria del vento e in CFD (Computational Fluid Dynamics) per portare avanti entrambi i progetti senza compromettere né il presente né il futuro.
Non a caso, il team di Maranello ha scelto di sfruttare gli ultimi 200 km di filming day a disposizione per testare direttamente in pista la SF-25 aggiornata. Il test al Mugello si è svolto a porte chiuse, quindi al momento si conoscono ancora pochi dettagli sull’effettiva bontà della nuova configurazione della SF-25. Ma la nuova sospensione posteriore, che vedremo chiaramente in pista tra pochi giorni in Belgio, prevede un nuovo attacco del triangolo superiore, ora posizionato più in basso sul cambio rispetto alla versione precedente, utilizzata fino a Silverstone.
Una mossa strategica anche in vista del weekend di Spa-Francorchamps, che seguirà il format Sprint: ci sarà infatti una sola sessione di prove libere prima della definizione del set-up per il prosieguo del fine settimana (le monoposto usciranno dal regime di parco chiuso solo dopo la Sprint, per poi rientrarvi al termine delle qualifiche della gara di domenica).