Scandalo VW: via libera ai richiami

Scandalo VW: via libera ai richiami
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I richiami delle vetture del Gruppo Volkswagen coinvolte nello scandalo diesel partiranno dal prossimo gennaio, dopo il via libera della Kba al piano dell'azienda
16 dicembre 2015

I possessori di vetture del Gruppo VW sulle quali sono stati installati I famigerati motori diesel EA189, possono iniziare a tirare un primo sospiro di sollievo. La KBA, autorità federale dei trasporti di berlino, ha avallato il piano con cui la multinazionale di Wolfsburg ha deciso di affrontare il problema nel quale si era trovata a partire dallo scorso mese di settembre.

 

Sono stati mesi davvero di fuoco per il gruppo tedesco, passato attraverso un deciso cambio dei vertici – non ancora ultimato – indagini interne, richieste di risarcimento milionarie e scandali secondari legati alla CO2.

 

Ora, però, si torna a guardare al futuro. «I possessori delle vetture nelle quali sono installati questi motori, verranno a breve informati sui prossimi passi» si legge in una circolare diffusa da Wolfsburg. Una volta modificate, le auto rientreranno nuovamente nei parametri omologativi per tutti e 28 i paesi dell'Unione Europea. Per i motori da 1.2 e 2.0 litri diesel, si tratterà di intervenire sul software, mentre per quanto riguarda le 1.6 sarà necessario un intervento ulteriore sul filtro di aspirazione.

 

I possessori delle auto del Gruppo VW riceveranno due raccomandate: nella prima, si farà riferimento al problema e alla sua risoluzione, mentre nella seconda si chiederà di fissare un appuntamento presso un centro autorizzato a propria scelta. Le prime ad essere richiamate saranno le 2.0 diesel nel primo trimestre 2016, seguite dalle 1.2 diesel nel secondo trimestre. Ultime, infine, le 1.6, che saranno riqualificate nel terzo trimestre.

 

VW, in aggiunta, assicura che provvederà a fonire soluzioni di mobilità alternativa in caso di necessità dei proprietaridelle vetture soggette a richiamo.

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