Tecnologia: Rescue, l’applicazione che ti salva la vita

Tecnologia: Rescue, l’applicazione che ti salva la vita
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Una start-up italo-israeliana ha sviluppato una applicazione per smartphone, capace di rilevare urti e incidenti e di reagire autonomamente a seconda della gravità dell’accaduto, chiamando i soccorsi in vivavoce
24 maggio 2012

Sempre più aziende informatiche si dedicano allo sviluppo e alla realizzazione di applicazioni per smartphone, che possano fornire una qualche forma di supporto agli automobilisti e ai motociclisti ogni volta che si mettono in viaggio. Esistono app che aiutano a trovare il distributore più vicino, altre che localizzano e avvisano il conducente della presenza di telecamere e autovelox, altre ancora invece che sono capaci di interfacciarsi con il sistema di infotainment delle vettura, fornendo informazioni utili al proprietario anche quando non si trova a bordo del veicolo.

Una delle ultime novità nel campo delle applicazioni per dispositivi mobili arriva da una start-up italo-israeliana e si chiama Rescue. Si tratta di una innovativa app, sviluppata in modo particolare secondo le esigenze degli automobilisti e dei motociclisti, capace di trasformare un telefono cellulare di ultima generazione in un dispositivo in grado non solo di rivelare urti e incidenti, ma anche di reagire autonomamente e chiedere soccorso con l'attivazione di contatti prestabiliti.

A promuoverne la diffusione è l'architetto e uomo d'affari fiorentino Ghigo Capasso, già pilota Alfa Romeo e campione italiano delle ruote coperte negli anni ‘70, oggi Presidente e Amministratore Delegato di una delle tante start-up nate in questi anni nella “Silicon Valley mediorientale” di Tel Aviv.

La nuova applicazione Rescue è di fatto una versione più intelligente e maggiormente rispettosa della privacy della scatola nera, che probabilmente dovranno avere a bordo tutte le autovetture europee nel prossimo futuro. Secondo i suoi sviluppatori però, questa app può avere un campo di impiego potenzialmente ancora più ampio rispetto ad una scatola nera, dal momento che può essere utilizzata non solo dagli automobilisti, ma anche dai bikers, dai ciclisti, dagli sciatori, dagli escursionisti, dai pedoni, dagli anziani o da chiunque si possa sentire minacciato da qualche forma di pericolo o di aggressione.

Il funzionamento di questa applicazione, riservata per il momento esclusivamente ai dispositivi Android, si basa essenzialmente su un algoritmo molto complesso, ideato da giovanissimi fisici e matematici israeliani divenuti partner della start-up di Capasso.

Un meccanismo che permette all'applicazione di individuare con precisione le conseguenze di possibili cadute o incidenti e di reagire a seconda della gravità dell’accaduto (anche a telefonino spento), attivando l'invio di Sms e di chiamate in vivavoce, laddove l'utente non sia in grado di muoversi a causa di un trauma qualunque o di una eventuale aggressione.

Rescue è già in grado di dialogare con i sistemi di Samsung-Italia, Motorola-Italia e Vodafone, mentre una serie di trattative per un possibile utilizzo secondo le normative in fase di studio in sede Ue, sono in corso con le Federazioni europee di motociclisti e cicloamatori. Secondo Capasso infatti queste due categorie in particolare potrebbero trovare in questa applicazione un mezzo unico, in termini d'efficacia, per l'attivazione di soccorsi immediati in caso di necessità.

Fonte: Ansa

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