Stellantis, airbag Takata: sempre più centri auto rifiutano l’assistenza ai veicoli coinvolti

Stellantis, airbag Takata: sempre più centri auto rifiutano l’assistenza ai veicoli coinvolti
Pubblicità
Alcuni centri si sono rifiutati di sostituire gli airbag difettosi
7 agosto 2025

Dal 1° agosto 2025, Speedy ha ufficializzato una decisione destinata a fare scuola: i suoi centri non effettueranno più alcun tipo di intervento su veicoli equipaggiati con airbag Takata difettosi, se prima non viene fornita prova del loro avvenuto cambio. Una presa di posizione forte, che arriva in seguito a nuove pressioni da parte del governo francese sui costruttori e che rischia di complicare ulteriormente la vita ai circa 2,5 milioni di automobilisti interessati in Francia. E ora, altre grandi catene di assistenza potrebbero seguire l’esempio.

La misura riguarda esclusivamente i veicoli soggetti a un richiamo ufficiale per la sostituzione degli airbag del costruttore giapponese Takata, al centro di uno dei più gravi scandali legati alla sicurezza automobilistica degli ultimi decenni. Senza un documento che certifichi l’avvenuta sostituzione, Speedy si rifiuterà di effettuare qualsiasi intervento, compresi quelli più ordinari come il cambio dell’olio, la revisione dei freni o la sostituzione dei tergicristalli.

L’obiettivo dichiarato dell’azienda è chiaro: «Preservare la sicurezza dei nostri collaboratori e quella degli altri utenti della strada». Inoltre, Speedy sottolinea che è responsabilità del cliente verificare se il proprio veicolo sia soggetto a richiamo prima di portarlo in officina. Tale verifica, precisa l’azienda, non può essere effettuata dal personale del centro.

Anche Roady, Feu Vert e Norauto prendono posizione

Contattate dalla redazione de L'argus, altre note catene di centri auto hanno confermato l'intenzione di seguire la linea tracciata da Speedy. Roady ha già comunicato che i propri tecnici chiedono sempre ai clienti la prova dell’avvenuto intervento e, in caso contrario, li indirizzano verso il costruttore per regolarizzarsi. Anche Feu Vert è chiara: «La sostituzione dell’airbag è obbligatoria prima di ogni intervento nei nostri centri».

Più sfumata la posizione di Norauto, che distingue tra i veicoli soggetti a un semplice richiamo e quelli per cui è stato emesso un ordine di stop drive (blocco alla circolazione). In quest’ultimo caso, l’accesso in officina è categoricamente vietato. Negli altri, gli interventi possono proseguire solo se non comportano manipolazioni dirette o indirette dell’airbag.

Altre due realtà importanti del settore, Midas e Point S, non hanno ancora rilasciato comunicazioni ufficiali. Tuttavia, quest’ultima ha colto l’occasione per ribadire che il cambio degli airbag coinvolti resta responsabilità esclusiva dei costruttori, e che non è tecnicamente possibile eseguire l’intervento al di fuori della rete ufficiale.

 

Naviga su Automoto.it senza pubblicità
1 euro al mese
Pubblicità