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Dopo aver colpito milioni di automobilisti nel mondo e in Italia, ora approda anche in Francia con un’azione legale d’impatto. L’associazione dei consumatori UFC-Que Choisir ha infatti avviato un’azione collettiva contro Citroën e Stellantis, accusati di gravi responsabilità nella gestione caotica dei richiami per gli airbag pericolosi.
Il procedimento legale è stato depositato presso il tribunale giudiziario di Parigi lo scorso 22 luglio 2025, dopo la pubblicazione di un decreto (18 luglio) che ha definito le nuove regole sulle azioni collettive. L’obiettivo? Ottenere risarcimenti per i consumatori che, a causa delle campagne “stop drive”, si sono ritrovati con l’auto bloccata e senza alcuna alternativa concreta.
Il momento è delicato per il gruppo automobilistico. Stellantis ha appena reso noto un rosso di 2,3 miliardi di euro nel primo semestre 2025 e ora deve affrontare anche le conseguenze legali della gestione del caso Takata. UFC-Que Choisir parla di una gestione “anarchica e irragionevole” dei richiami, che ha portato circa 1,7 milioni di automobilisti francesi a dover lasciare ferma la propria auto senza preavviso né soluzioni temporanee.
Secondo l’associazione, Stellantis e Citroen hanno mancato all’obbligo generale di sicurezza, causando danni concreti e misurabili ai consumatori. L’UFC-Que Choisir ha identificato, quindi, sette tipologie di pregiudizio per cui chiederà risarcimento:
Danno da mancato utilizzo del veicolo durante lo stop drive (indennità giornaliera);
Assicurazioni auto pagate inutilmente mentre il veicolo era fermo;
Spese di parcheggio e trasporti alternativi;
Costi di traino o trasporto per raggiungere il centro assistenza;
Spese di riattivazione del veicolo, ad esempio per sostituire la batteria scarica;
Annullamento di viaggi o eventi per impossibilità a spostarsi;
Danno morale e ansia, legati al rischio di aver circolato con un veicolo potenzialmente letale.
La prima udienza è fissata al 15 ottobre 2025. In quella sede si stabilirà il calendario della causa, che potrebbe durare anni. Il tribunale dovrà prima accertare la responsabilità civile di Stellantis e Citroen, e successivamente stabilire:
Chi potrà aderire all’azione collettiva;
Come quantificare i danni;
I tempi per le domande di risarcimento;
I termini per l’erogazione degli indennizzi da parte delle case.
Se la responsabilità verrà accertata, saranno gli stessi costruttori a dover informare i clienti coinvolti, affinché possano partecipare formalmente alla procedura.
Con questa nuova azione legale, lo scandalo Takata assume una dimensione pienamente europea. Dopo l’Italia e i richiami diffusi anche in Germania e Spagna, ora tocca alla Francia chiedere giustizia per gli automobilisti coinvolti. E l’azione dell’UFC-Que Choisir potrebbe diventare un precedente giuridico importante anche per altri Paesi.