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Stellantis e Catl, leader mondiale nella produzione di batterie per auto elettriche, hanno scelto Figueruelas, nei pressi di Saragozza, per realizzare una nuova Gigafactory destinata agli accumulatori al litio-ferro-fosfato. L’investimento previsto è di circa 4,1 miliardi di euro, supportato anche da fondi europei attraverso un programma del governo spagnolo. Secondo il Financial Times, per rispettare la tabella di marcia che prevede l’avvio entro il 2026, saranno impiegati 2 mila addetti cinesi altamente qualificati, figure considerate essenziali per garantire standard produttivi e competenze tecnologiche che in Europa sono ancora difficili da reperire.
La notizia ha però sollevato critiche e polemiche, soprattutto per il fatto che risorse pubbliche europee andranno a beneficio non solo di Stellantis, ma anche del colosso cinese e di una forza lavoro proveniente dall’estero, mentre diversi stabilimenti in Italia e nel resto d’Europa hanno subito stop produttivi e il progetto della Gigafactory di Termoli rimane fermo. Questo contrasto ha alimentato il dibattito sulla strategia industriale europea per l’elettrificazione e sulla reale capacità del Vecchio Continente di competere con la Cina sul fronte delle batterie.
Nel frattempo, Stellantis ha ufficializzato anche un cambiamento ai vertici: Joao Laranjo è il nuovo Chief Financial Officer del gruppo, entrando nel Leadership Team. Laranjo, già in Fiat Chrysler Automobiles dal 2009 con ruoli di crescente responsabilità nel controllo finanziario, prende il posto di Doug Ostermann, che lascia per motivi personali. Una nomina che arriva in un momento delicato, in cui Stellantis deve bilanciare investimenti strategici, transizione elettrica e pressioni politiche.