Storedot, un’auto elettrica che si carica in tre minuti nel 2016?

Storedot, un’auto elettrica che si carica in tre minuti nel 2016?
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Edoardo Licciardello
  • di Edoardo Licciardello
L’azienda israeliana svela al CES di Las Vegas un prototipo di batteria a caricamento rapidissimo. Applicazioni automotive a breve
  • Edoardo Licciardello
  • di Edoardo Licciardello
14 gennaio 2015

Una soluzione che potrebbe rivoluzionare il mercato – dei gadget elettronici ma anche, in un secondo momento, dello scenario automotive a propulsione alternativa. La propulsione elettrica pura (plug-in, per intenderci) al momento soffre infatti al momento come difetto principale la lunghezza dei tempi di ricarica e dunque un’intrinseca limitazione dell’autonomia che costringe a rivolgersi quasi esclusivamente all’ibrido se non ci si vuole limitare all’ambito urbano o poco più.


L’israeliana Storedot potrebbe aver risolto il problema in maniera definitiva. Titolare di una tecnologia di accumulatori a base bio-organica denominati Nanodots, Storedot ha infatti presentato al recente Consumer Electronics Show di Las Vegas una batteria da 900 mAh delle stesse dimensioni di una normale batteria da telefono cellulare capace di ricaricarsi completamente partendo da zero in soli 30 secondi. Il modello da 2000 mAh, che offre una capacità analoga a quella delle attuali batterie in uso sugli smartphone – ma più spessa di circa 5 mm – consente una ricarica completa in 3 minuti.

nuova chevrolet volt (15)
Ridurre i tempi di ricarica è la nuova sfida dell'auto elettrica


Le proiezioni Storedot parlano di una capacità raddoppiata entro il 2017, ma importanti novità per il mondo automotive ancora prima. Doron Myersdorf, direttore generale della compagnia israeliana, ha dichiarato in un’intervista alla britannica BBC l’intenzione di mostrare entro un anno un’auto capace di ricaricarsi completamente in soli tre minuti.


Pur con tutti i dubbi relativi (Storedot non ha specificato l’autonomia attesa per l’auto a seguito di tale ricarica) ci sono tutte le premesse per un balzo evolutivo della tecnologia plug-in che potrebbe – potenzialmente – accelerare l’obsolescenza delle propulsioni ibride.

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