Sui social arriva il #carlosghosnchallenge

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Daniele Pizzo
Consiste nel riuscire a entrare nella custodia di strumenti musicali, come ha fatto Carlos Ghosn per scappare dal Giappone. Ma Yamaha avverte...
17 gennaio 2020

La fuga degna di un film di spionaggio di Carlos Ghosn dal Giappone, dove era in attesa di processo per presunte irregolarità nella gestione di Nissan, ha ispirato l’ironia di tantissimi internauti. Tanto che nelle ore successive al clamoroso accaduto si è subito diffuso in Rete l’hashtag #carlosghosnchallenge.

Il “Carlos Ghosn Challenge”, l’ultimo dei numerosi “challenge” che ogni tanto imperversano sui social network, consiste nel riuscire ad infilarsi nella custodia di strumenti musicali immortalando il tutto con foto o video.

Come Carlos Ghosn, per l’appunto, che avrebbe utilizzato questo stratagemma per riuscire a lasciare furtivamente il paese del Sol Levante. Si è detto dentro una custodia di violoncello, ma è più probabile che si tratti di una cassa per la strumentazione, un cosiddetto “flight case”, ben più capiente.

Partita dal Giappone, la moda social ha raggiunto tutte le latitudini. In Giappone qualcuno si è anche inventato anche un adesivo con il volto dell’ex manager Renault-Nissan da attaccare sulle custodie con l’avvertenza “Non contiene Carlos Ghosn”.

Uno scherzo che però potrebbe comportare un certo rischio di rimanere intrappolati, tanto che sul tema è intervenuta Yamaha, che tra le tantissime sue attività è anche un produttore di strumenti e accessori per la musica tra i maggiori al mondo.

Con un tweet la Casa dei Tre Diapason si è sentita in dovere di avvertire: «Non menzioneremo il motivo, ma sono stati diffusi molti tweet di persone che entrano in custodie per strumenti musicali di grandi dimensioni. Se si verificasse un incidente sarebbe troppo tardi, quindi fai attenzione a non farlo».

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